Della medicina ... libri otto / volgarizzamento di G.A. del Chiappa.

  • Aulus Cornelius Celsus
Date:
1841
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Credit: Della medicina ... libri otto / volgarizzamento di G.A. del Chiappa. Source: Wellcome Collection.

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    3G2 sed paulum in eam partem, a qua os rccessit, recurvatum. Quidquid incidiI, reponendi ratio una est; ncque in cubito tantum, sed in omni- bus quoque meinbris longis, quae per articu- lura longa testa junguntur : utrumque mena-* bruni in diversas partes extendere, donec spatium inter ossa Jiberum sit ; tuin id os, quod excidit, ab ea parte, in quam prola psum est, in contrariali! impellere. Ex te infeudi ia- raen alia atque alia genera sunl, prout nervi valent, aut ossa huc illucve se dederunt. Ac modo manibus solis utendum est, modo quae- dam alia adhibenda. Ergo, si in priorem par- tem cubitus prolapsus est, extendi per duas raanus, interdum etiam habenis adjectis, satis est: deinde rotundum aliquida lacerti parte ponebdum est, et super id repente cubitus ad humerum impellendus est, At in aliis casibus commodissimum est eadem ratione brachium extendere, quae fracto humero supra posita est, et tum ossa reponere. Reliqua curatio eadem est, quae in omnibus. Celerius tantum, et saepius id resolvendum est : multo magis aqua calida fovendum ; diutius ex oleo et ni- tro ac sale perfricandum. In cubito enirn cele- rius, quam in ullo alio articulo, sive extra remansit, sive intus revertit, callus circùmda- tur ; isque, si per quietem increvit, flexus illius postea prohibet. Caput xvii. — De manu luxata. Manus quoque in omnes quatti or partes prolabitur. Si in posteriorem partem excidit, porrigi digiti non possunt: si in priorem, non inclinantur: si in alterutrum latus, manus in contrarium, id est, aut ad polliceli), aut ad minimum digitum convertitur. Reponi non ditficillime potest. Super durum locum et re- nitentem ex altera parte intendi manus, ex altera braohium debet, sic, ut prona sit, si ip posteriorem partem os excidit ; supina, si in priorem; si in interiorem èxterioremve, in latus. Ubi satis nervi diducti sunt, si in alter- utrum latus procidit, manibus in contrarium repellendum est. Atiis, quae in priorem poste- rioremve partem prolapsa sunt, superimpo- nendurn durum aliquid, idque supra pronti- nens os manu urgendum est; per quod vis adjecta facilius os in suara sedem eompellit. mane disteso, ma ripiegatogli poco verso la parte donde 1’ osso si discosto. Qualsiasi di queste maniere di slogamento avvenga, il mo- do del ridurli è uno solo : nè solamente nel cubito, ma in tutte le ossa lunghe, le quali congiungono i lunghi capi per articolazione : estendere in verso contrario *1’uno e l’altro membro intanto che rimanga spazio libero fra gli ossi, indi P osso slogato si spigne da quella parte, onde uscì fuori nella contraria. Varie non però sono le specie d’estensione giusta la forza dei nervi, ó secondo che gli ossi si trovano dislogali di qua o di là. E al- le volte si deve ciò fare colle sole mani, al- le volte si adoperano altre cose. Se lo sloga- mento del cubito è nella parte anteriore, ba- sta P estensione colle due mani aggiuntevi talvolta anche delle * cìnghie ; dipoi-si deve porre dalla parte del braccio alcuna cosa ri- tonda, e sopra di quella Si spigne ad un trat- to il cubito verso P omero. Ma in altri casi torna meglio praticar P estensione del brac- cio come si‘disse farsi nella frattura dell’o- mero, e poi ridurre a suo luogb le ossa. La rimanente cura è come in tutti gli slogamen- ti. Soltanto che più presto e più spesso <3e- vesi sfasciare; più assai fomentarlo d’acqua calda, e per più lungo tempo stropicciarlo d’olio, nitro e sale. Imperocché nel cubito più presto che in altro articolo, o sia rima- sto slogato, o sia ridotto, si genera il callo all’intorno, e questo se pel riposo crebi bevi, impedisce la flessione della giuntura. Gap. xvii. — Della mano slogata. Anche lo slogamento della mano si fa in tutte e quattro le parti. Se si disloga nel- la posteriore non si può fare P estensione delle dita; se nell’anteriore, non si può fa- re la flessione; se nell’uno o l’altro lato la mano si piega in verso contrario, cioè o s’in- clina verso il pollice, o verso il dito mini- mo. Non è troppo difficile la reposizione. Sopra d’un luogo duro e resistente si esten- de da una parte la mano, dall’altra il brac- cio in modo che sia rivolta allo ingiù se lo slogamento è posteriore ; allo insù se ante- riore ; e se sarà al di fuori, o al di dentro, sui lati. E quando saranno sufficientemente di- stesi i nervi, se l’osso si slogò dall’un dei lati, si deve colle mani spegnerlo in verso opposto. Ma quando lo slogamento è ante- riore o posteriore convien apporvi qualche corpo resistente, e colla mano calcarlo sull’os- so che isporge infuori ; dal che accresciuta la forza compressiva, più agevolmente si caccia P osso a suo luogo.