Dizionario overo trattato universale delle droghe semplici, in cui si ritrovano i loro differenti nomi, la loro origine, la loro scelta, i principi, che hanno, le loro qualità, la loro etimologia, e tutto ciò, che v'hà di particolare negli animali, ne' vegetabili, e ne' minerali. Opera dipendente dalla Farmacopea universale scritta in francese / dal Niccolo Lemery ; E tradotta in italiano.
- Nicolas Lemery
- Date:
- 1737
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Credit: Dizionario overo trattato universale delle droghe semplici, in cui si ritrovano i loro differenti nomi, la loro origine, la loro scelta, i principi, che hanno, le loro qualità, la loro etimologia, e tutto ciò, che v'hà di particolare negli animali, ne' vegetabili, e ne' minerali. Opera dipendente dalla Farmacopea universale scritta in francese / dal Niccolo Lemery ; E tradotta in italiano. Source: Wellcome Collection.
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![Per efempjo, quando fi trovano fopra una Montagna, ò nelle fue feffure delle Marr ca’lfite, ede’pezzerti di miniera pelanti; ò fi fcorgono iulla fuperfìcie della terra alcune vene minerali, fone indizj, fopra i quali fi può intraprendere d’operare, come con ficu- rezza di riufcire. Quando in certi rufcelli fi fcorgono fra la fibbia pezzetti di Marcaffira , ò di minie¬ ra, è un’ indizio, che v’hà una miniera metallica in un luogo vicino3 imperocché quelle particelle metalliche fono fiate diftaccate, e condotte via daliacque, ch’efcono per l’or- dinario dal ballo di qualche Montagna,- in maniera, che andando all’insù verlo la ori¬ gine del micelio, e feguitando fempre que*pezzetti diMarcalfita, fi giugne al luogo, dov* c la miniera. Quando Tafpetto della Montagna è rozzo, e falvatico; quando la terra n’è ingrata, nuda, lenza Piante, 6 quando, fe vi fi trova qualche poco d’erba, ella è pallida, c lenza vigore, egli è un’indizio, che v’hà delle miniere in quella Montagna,- imperocché la gran fienlità della fu a luperfizie non può provenire, che da i vapori minerali, che abbruciano le radici deile Piante- Non fiiccedeperò fempre, chele Montagne metalliche fieno rozze, e Iterili. Moltefe ne veggono, che fono veftite d una gran quantità di Pian¬ te, ò perchè i vapori, che s’alzano dalle loro miniere non fono acri, nè atti a nuocere; o perchè le miniere fono collocate nel luogo il più profondo della Montagna. Coloro, che fono affai pratici adifeoprire miniere, conofcono da i rifìefli cleri Sole fopra una Mon¬ tagna, le v’hà dentro metallo. Quando fi vede uicire da una Montagna molt’acqua chiara, e d’un gufio minerale, egli è un fegno, ch’ella contiene una miniera metallica; imperocché 1 metalli fono per l’ordinario circondati da molte acque, che fono di gran fatica agii Opera;, effendo uc¬ cellano cavarle prima d’andar a cercare il metallo. Quando fi hà appretta poco certezza da molti indizj, che una Montagna contiene del metallo, s’incomincia a cavarla dal piede, affiti di far, che Tacque feorrano piu facilmente, indi lì ricerca più internamente fin, che fi giunga alla malfa grolla del metallo. Ma ficco- me quello laverò è lottopofio a gran rhchi, a cagione delle pietre tenere, che polfono efier nuufe ; e polfono in abbondanza cadere, riempiendo 1 luoghi, chegliÒperaj hanno cavato, edoppr mendoglt co loro peiojcosìper ìfcatifare quello pericolo,fi fogliono met¬ tere, dove sè cavato certe fpezie di travi, alfine di loftentare le pietre, e le terre. Al¬ lora fi lavora con maggior ficurezza a difiaccare il metallo. Bifogna notare, che la materia metallica effendo ancora fluida nella miniera, fi divide in molti canaletti., 6 vene, le quali rapprefentano rami d‘ Albero, ò picciole braccia di Fiume. Gli Opera; non debbono attaccarli a quelli rami, che non produrebbono loro gran cofa, e che difiaccandofi farebbono capaci di fare qualche fcroliamento di pietre, e di terre, di cui hò già parlato. Bnogna, che tendano dirittamente al tronco, ò alla malia groffa del metallo. 1 metalli fono o fferenti dagli altri minerali, perchè fi adopera, in loro il martello, il che non può farli co’minerali. \ hà (ette metalli, l’oro, l’argento, il ferro, lo fiagno* il rame, il piombo, e l’ar¬ gento vivo. Quello ultimo non è loggetto al martello, le non è fiato amalgamato cogli altri; ma ficcarne fi è creduto, ch’egli (offe ;a lemenza de*metalli, così fi è melfo in quello numero. Molti non gli danno altra qualità, che di mezzo metallo. Gii A Urologi, e gli Alchmuftì, che hanno lemper avuto frà loro una gran conformità di principi, e di iencimenti, hanno ftabilito come lina verità mcontrafiabile, che vi folle una gran cornfpondenza frà 1 metalli, e i Pianeti per certe influenze, le quali ufeendo dall’uno lì comunicavano all’altro, e fervivano reciprocamente al loro nodrimento. Benché quella opinione lia lènza alcun fondamento, non hà falciato tuttavia d’avere molti feguaci. I piu ragionevoli fra loro hanno detto per ilpiegarla tìficamente, che il commerzio del Pia¬ neta col metallo fi faceva per una effufione di corpicciuoli, che partivano dall’uno, e dall’ altro, e che facevano come una catena del Pianeta col metallo -, e del metallo col Pianeta, che quelli corpicciuoli erano dùpofii ad entrare per li pori del Pianeta, e del metallo, ma cue non potevano introdurli altrove, a cagione della figura de’pori, che non s’incontra va' lempre propria a ricevergli. » clLlefi] beidifcorfi fono fatti gratis. Non v’hà alcuna probabilità, che i Pianeti, fuor c le 1 Sole, e ia Luna facciano impresone filila nofira terra, eglino ne fono troppo tanta» 1115,e (llla-ndo a.nelle poteflero comunicarci qualche influenza, qual ragione vi farebbe di credere, che s’attaccalfero piuttofto a i metalli, che ad altre materie. 5°no lati dati à i fette metalli i nomi de’fette Pianeti, da’quali fi èpretefo, che ciafehe- auno tolie particolarmente retto* onde Toro è fiato chiamato Sole, l’argento Luna, il ferro ilarte, aigento vivo Mercurio, lo (lagno Giove* il rame Venere, e’1 piombo Saturno. Si iono ancora immaginati alcuni, chele influenze de’Pianeti recatfrro a’metalli certe * 3 qua.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b3045749x_0009.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)