Trattato della pittura / di Lionardo da Vinci ; ridotta alla sua vera lezione sopra una copia a penna di mano di Stefano della Bella. Con le figure disegnate dal medesimo. Corredato delle memorie per la vita dell' autore e del copiatore [by Francesco Fontani, the editor].
- Leonardo da Vinci
- Date:
- 1792
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Credit: Trattato della pittura / di Lionardo da Vinci ; ridotta alla sua vera lezione sopra una copia a penna di mano di Stefano della Bella. Con le figure disegnate dal medesimo. Corredato delle memorie per la vita dell' autore e del copiatore [by Francesco Fontani, the editor]. Source: Wellcome Collection.
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![montagne che sono dopo loro, ed a queste si vedono] termini di sopra più spediti che le loro basi * perchè il termine ..di sopra è più oscuro , per esser meno occupalo dall' aria .grossa , la quale stà né* luoghi bassi: e questo è quello che confonde i detti termini delle .basì de1 colli : ed il medesimo accade negli alberi ed edificj , ed altre cose che s’ innal- zano infra T aria e di qui nasce che spesso T alte torri vedute in luogo distinto pajon grosse da. capo, e sottili da piedi , perchè la parte di sopra mostra 1° angolo dei lati che .terminano con la fronte , perche l'aria sottile non te gii cela, come la grossa: e questo accade per la 7«a de! primo ., che dice che V aria grossa ., che s* interpone infra V occhio ed il -sole, è più lucente, in basso che in alto, e dove F aria è più bianca, essa occupa alF occhio più le cose oscure che se tal .aria fosse azzurra , come si vede in lunga distanza 1 merli delle fortezze hanno gli spazi loro eguali alla larghezza .de;J-merli e tuttavia pare assai mag- giore lo spazio che il merlo, ed in sostanza più remota lo spazio occu- pa e copre tutto il merlo , e tal fortezza suol mostrare il muro dritto e senza merlo* CCCXViil. I termini di queir obietto saranno manco noti, che fia- no veduti in maggior distanza . CCCXLX. Delle cose remote dall’occhio , le quali siano di che co- lor si voglia, quella si dimostrerà di color più azzurro, la quale fia di .maggior oscurità* naturale o occidentale. Naturale è quella che è oscu- ra da sè; accidentale è quella che è oscura mediante Inombra che gli è fatta da altri obietti, CCCXX. Quelle parti de* corpi che saranno di minor quantità Sa- no le prime delle quali per lunga distanza si. perde la notizia » Questo accade, perche le specie delle cose minori in pari distanza vengono all9 occhio con minor angolo che le magg ori , e le cognizioni delle cose Ternate sodo di tanta maggior notizia quanto .elle sono di minor quan- tità .. Seguita dunque , che quando Sa quantità maggiore in lunga di- stanza viene all'occhio per angolo minimo,, e quasi si perde di notizia^ la quantità minore del tutto manca della sua cognizione , CCCXXL Quella cosa sarà manco nota, la quale sarà più remota dall' occhio. Questo accade , perche quelle parti prima si perdono che sono più minute , .e le seconde meno minute sono ancora perse nella maggior distanza , .e così successivamente seguitando a poco a poco consumandosi le parti., si consuma la notizia della cosa remota., in mo- do che alla fine si perdono tutte le parti insieme col tutto : e man- ca ancora il colore per la causa delia grossezza deli* aria che inter- pone infra l’occhio .e la cosa veduta» CCCXX IL Noi vediamo chiaro che tutte le similitudini delle -cose evidenti che d sono per obietto , così grandi come Spicciole ., entrano ai senso per la picciola luce dell5 occhio* Se per sì picciola entrata pas-](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b28755376_0158.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)