Linee generali della fisiologia del cervelletto. Prima memoria.
- Luciani, Luigi, 1842-1919.
- Date:
- 1884
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Credit: Linee generali della fisiologia del cervelletto. Prima memoria. Source: Wellcome Collection.
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![dele (in dimensioni alquanto impiccolite) dell’encefalo indurito all bicromato e successivamente all’ alcool. In tutto il resto del sistema cerebro spinale non si rileva alcuna! esterna anomalia. Le sezioni microscopiche della midolla cervicaleii indurita praticate col microtomo e quindi colorate col carminio, si', mostrano perfettamente normali in tutti gli elementi, senza il minimo'! indizio di degenerazione. La cute e il tessuto sottocutaneo e muscolare allo intorno del- l’articolazione carpo-metacarpica sinistra mostrano tutti i segni di, una infiammazione; iperemia, echimosi, essudato siero-fibrinoso infil- trato. Lo stesso fatto si osserva nell’ articolazione femoro-tibiale)^ sinistra. Alla profondità del condotto uditivo esterno dei due lati trovansi parecchie reste di spighe di gramigna agglutinate da materie vi- schiose sordide. Estratte le rocche petrose si osserva una forte otite] bilaterale non solo dell’orecchio esterno, ma anche della cassa del|l timpano. Nulla di anormale nei visceri intratoracici e intraddominali. Negli otto mesi precisi che questo interessante animale soprav- visse alla estirpazione pressoché completa del cervelletto, si possono facilmente distinguere tre successivi periodi, la esatta definizione dei, quali è di grandissima importanza, sia per formarci un concetto sin- tetico degli effetti immediati e remoti dell’ ablazione di quel centro] nervoso, che per giungere per via indiretta a fissare le note fonda-i mentali delle normali funzioni del medesimo, che possano servirci di guida nelle ricerche ulteriori. n primo periodo comprende tutta la durata della malattia, che immediatamente consegue' aU’ atto operatorio : si estende dal 3 maggio al 20 giugno circa, quando la piaga è perfettamente cicatrizzata. Il secondo periodo assai più lungo, che dagli ultimi di giugno va circa; agli ultimi di ottobre, comprende quel tratto di tempo, durante ili quale lo stato generale e la nutrizione dell’ animale è ridivenuta sen- sibilmente normale; e i fenomeni morbosi si vanno a grado a gi’ado riducendo al minimo. Il terzo periodo infine comprende tutta la du- rata della malattia che sempre aggravandosi finisce per trarre a morte r animale. È il lasso di tempo compreso tra gH ultimi di ottobre e il 3 gennaio. È quasi inutile notare che cotesta distinzione dei tre periodi, in quanto con essa si pongono delimitazioni nette e recise ove na- turalmente non può osservi che passaggio e trasforma;^one graduale, è un artificio logico per meglio analizzare i fatti e mettere in rilievo | il carattere speciale dei fenomeni che in essi periodi predominano. 1 Ma a parte questa restrizione, s’intende bene fin d’ora,. che nel i](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22470608_0024.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)