Il medico per tutti in tempo di peste : o sia Raccolta di validissimi rimedj preservativi, curativi, spurgativi ... Dati alla luce con approvazione, e per ordine del Mag. della Sanità di Venezia l'anno della peste MDCXXX / et ora fatti ristampare ... da G.C: S. ; con la giunta di alcuni specifici, adoperati nell'ultima peste di Marsiglia, l'anno MDCCXXII ; tradotti dalla lingua francese, nell'italiana.
- Venice (Republic : To 1797). Magistrato della sanità
- Date:
- 1743
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Credit: Il medico per tutti in tempo di peste : o sia Raccolta di validissimi rimedj preservativi, curativi, spurgativi ... Dati alla luce con approvazione, e per ordine del Mag. della Sanità di Venezia l'anno della peste MDCXXX / et ora fatti ristampare ... da G.C: S. ; con la giunta di alcuni specifici, adoperati nell'ultima peste di Marsiglia, l'anno MDCCXXII ; tradotti dalla lingua francese, nell'italiana. Source: Wellcome Collection.
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![i'S 'Rimedi] contro la Pejìe plefione. Bifogna darli à mangiar ogni giorno della Cedoaria amara , ve¬ landoli per cinque, ò fette giorni il vino, & darli à bere l’acqua di fmartel- la la mattina a digiuno mezo gotto, cioè , che la {martella ha Hata in infu- fione per qu/ndeci hore, mà bollita: come adir. Pigliar una brancata di {martella, & ponerla in acqua frefea, & farla fìar à molle per quindcci ho- re,in una inghiftara grande, & poi bollire detta acqua, & {martella inheme, e darli otto bolli; & poi colarla fuora, e di quell acqua darne à betver, come di fopra, che havendo il male , gli lo farà venir fuora più predo affai. Regola, & modo per governar]/ al tempo della Pejìe. 6. VTOn lavarli niuna parte della vita , eccettuando le mani , & faccia , XN & pure chi voleiTe la varfi li piedi alcuna volta, fi potrà con il vino tepido. Ogni Mefe tuorre dramme fei di fior di Cama Cajarina, dramme tre di Polpa di Tamarindi. Mangiar cibi leggieri, bever vin piccolo. Caminando per la Città tener in bocca un poco di Zedoaria Levantina : & fopra il tutto fuggir’ il coito. Avvertimento efperìmentato del r S' 77* intorno al male Peftilente. 7. TJ lferira il Barbier dall’Agnus Dei, à S.Lio, il quale nel contagio del Jtv 1576. hebbe il male in cafa , & gli morì un figliuolo di 40. anni fenza fegno alcuno fopra la vita, che il male peftilcnte, & contagiofo è acu¬ ti (limo , che va fubito al cuore , & che ha oflèrvato, che fubito fi fente do¬ glia di teda , ò dolore, ò fitta , ò puntura in alcuna parte del corpo in limili tempi di fofpetto bifogna guardarli dal mangiare, & per tre giorni continui non mangiar altro, che panatelle, & non-Pevere niente ; perche tutti quel¬ li , che fono flati al Lazaretto, & hanno voluto mangiare , & bevete, tutti fono morti; & quelli, che hanno havuto patientia di far afìinentia, fono guariti, cite bifogna tuor qualche medicina , che declini il mal dal cuore , nel che è tutto il pericolo ; & lo fpinga fuori, dove polla effer tagliato, & medicato. Che per cfperientia fatta, l’orina in quefli mali inganna, par da prima buona , fc ben l’huomo ha il male, che lavora di dentro , & fi và facendo fìrada al cuore ; poi comincia ad edere un poco torbidetta , come un vino guaito, & all’ hora il male è penetrato, & fi muore poi in mezo giorno . Bifogna purgar bene li corpi daH’huniore peccante , & male qualità : poi adoperar alcuno deìli medicamenti qui infcrti, & fchivarfi più, che fi può, falvo](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b30499811_0034.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)