Volume 1

La commare o raccoglitrice ... divisa in tre libri / [Girolamo Mercurio].

  • Mercurio, Girolamo, -1615
Date:
1676
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Credit: La commare o raccoglitrice ... divisa in tre libri / [Girolamo Mercurio]. Source: Wellcome Collection.

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    tengono. SA i | | Né cotaletitolo riputai vile , ò baffo , ò per fe ftefso., ò perla qua lità della materia ; poiche Ariftotele medefimo non fi vergogno: nel li- | | bro fettimo della naturale hiftoria di fcriuere tutto il capitolo decimo i intorno all’ officio della Commare . Nella difpofitione certo sì , che mi i hò errato ragionando prima del fito naturale, nel quale nefce 1’ huo- Wu. mo ; e poideltempo : epurefisà , che prima giunge il tempo del nafce- ( re , € poi nafcenelfuo fito : ma quefto errore è (cufabile come. fatto per i Ù forza : impercioche volendoio trattate del fito , e della} natura della; Ù Matrice( coftume offeruato da tuttii Medici antichi, iquali ananti:che î parlino del aftetto di qualche parte , ragionano prima della fua' natura; ui è e delifuo fito ) molto meglio me nè porgeua occafione il fito del nafce- [ud re ; cheil tempo . Ma fe hauerò errato nell’ ordine della dottrina } fi od condoniciò alla mia Commare ; la quale non ficura di tante efquifitez- ze , e le bafta folo fapere quello; che le è neceffario in qualunque 'or- dine le fia efpofto.. Mà qui il'maledico mi fa l' Orlando adoffo ‘dicen. | domi ; che troppo vergogna è ftata fare tanti difcorfi.di filofofia con le | feminuccie ; e conla Commare ; al quale dirò due cofe L'vna , ches | all’hora quando io ragionaua con la mia Commare era in vna corona di perfone più che mezanamente. intendenti , Je quali non folo volfero faperequello , che doueua farela Commare 5 ma qualche altra cofa di più ; e quelta fu quella Filofofia , che gli offende il tenero nafo . L’al- tra, cofaè, che adhuomo ; che già fi efercitò molti anni nelle Acade- mie , e lecito almeno per lafciuia d’ingegno vfcire alle volte de i gan- gheri , erinouerarle ipafliui humori . E chi sa , che queftolibro non fia letto anco daaltri , che dalle Commari è. Mà l'affibij pure il mali- gno nell’ elocutione , che io gli perdono » poiche gli errori fatti in, effa, non fono fattiperignoranza; ma per malitia; cioè a bella pofta; e perciò fe dirà ; che ho fcritto involgare s eche-in quefto habbiaerra- to jo gli rifponderò ;che non tocca alla fua arroganza quefto giuditio, | e che a me pare di hauere fatto bene: perche la mia Gommare non inten- | de la fauella latina, e in quefta lingua pofla anco eflere lettoida padri di famiglie , c da qualche altro, ilquale non intenda-lattino , cheiù bifo- gni diquefta forte potrà porgere aiuti importanti . Hò anco fcritto in volgare ; poiche mi e piaciuto di fare così; e mi pareua di poterlo fare, hauendo altre volte ftampate opre latine 5 ‘oltrecheio nacqui libero ; e perciò poflo operare à mio modol; ‘e ‘cofi come non farei tenuto diren- 1 fp dere ragione ad'alcuno., fe io haueffi fcritto in Tedefco , ò in Abrai- > co ; coli non debbo rendetia hora , che ho fcritto‘in volgare ; fe bene \ forfî potrei addure molte che fono grauiffime ;. & importantifime, + | Non è. forfe ( figuori fpenfierati.) tanta la Maeltà della lingua volgare, che può ricenere ogni efquefito foggetto ? Monfisnor Rceuer. Panigaro- la vi pofe dentro imaggiori mifteri) della Teologia ;.e prima di lui que- gli altri due fpiriti fingolariffimi di Monfig. Cornelio Mufo ; e'l Fiam- mai ®