Copy 1, Volume 1
Lezioni di medicina legale ... / Ed. accresciuta di un compendio sul Trattato delle esumazioni giuridiche e sulle metamorfosi fisiche che subiscono i cadaveri putrefacendosi nella terra, nell'acqua, nelle fogne ec. dell'istesso autore [and O. Lesueur].
- Mathieu Orfila
- Date:
- 1841
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Credit: Lezioni di medicina legale ... / Ed. accresciuta di un compendio sul Trattato delle esumazioni giuridiche e sulle metamorfosi fisiche che subiscono i cadaveri putrefacendosi nella terra, nell'acqua, nelle fogne ec. dell'istesso autore [and O. Lesueur]. Source: Wellcome Collection.
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![Dietro awurale indagini potè il Ti-nninale renire nella rei tà cognizione della ma¬ dre del fanciullo, la tjiiale alle carceri pidma Iradolla, e [)oscia esaminala depose es¬ sere siala gravida ed aver partorito due mesi indietro, ed ecco in rpial modo ; spirali i nove mesi di sua gravidanza veniva un giorno assalila da gravi dolori addominali che dessa supponeva inteslinali, e precedenti una qualche scarica di venire; recavasi pertanto ad oggetto d’evacuare al luogo comodo della casa ove ahilava; se non ehc ivi i di lei dolori più spessi e veementi rendendosi ella quasi Inori di se e senza accorgersi di ciò che le accadeva sgravavasi nel cesso del suo portato e delle di lui appartenenze: asseriva di ciò non essersi avveduta che, riavutasi dal suo svenimento, dairahbassamento del ventre e dallo scolo dei lochi che in abbondanza le Univano. Inteso il deposto della imputala si diresse il Tribunale ai periti suddetti propo¬ nendo loro a risolvere i seguenti quesiti. 1. Se possa accadere che una donna gravida di 9 mesi giunga a partorire senza prima accorgersi d’irnmiuenza del parlo, ed attribuendo i dolori del medesimo ad im¬ barazzo d’intestina col solo line di evacuare le medesime portandosi al luogo comodo, e collocandosi sulla buca di esso del diametro di 11 soldi ed un quattrino dì braccio, e in quella posizione di membra in cui suol collocarsi chi non vuol altro che sgra¬ vare le intestina, sgravi invece il proprio utero di un feto nonirnestre. 2. Se il parto possa ' esser precipitoso talmente nella già indicala posizione della partoriente, che essa si sgravi ad un tratto del feto, del tralcio ondaellicale, e delia pl/jcenta, e tutto piombi giù pel canale del luogo comodo dell’indicalo diametro, senza che possa la donna impedirne in guisa alcuna caduta. 3. Se ciò possa accadere egualmente in una donna che abbia altre volte partorito, ed in una primipara che conti 3 5 anni. 4. Se un parto simile sia ammissibile anche nella certezza del fatto che la puer¬ pera abbia continuato dopo il medesimo ad esercitare le faccende del servizio il piu grossolano. 5. Se non avendo la medesima nei tre giorni precedenti il parto sentili i moti del feto, e non avendo questo neU’iiscire dall’alvo materno emessa voce alcuna possa da ciò solamente argomentarsi, e tenersi per fermo, che la creatura nascesse morta. Rispondevano i periti fiscali al primo quesito asserendo esser possibile che una primipara non sapendo distinguere i dolori uterini dagli intestinali e prendendo i primi per gli ultimi rechisi al cesso, e nella posizione medesima in che sogliousi le fècce evacuare in luogo di queste sgravisi del contenuto del di lei utero: (]ui riporta¬ vano a sanzione dello emesso giudizio le osservazioni in proposito da Baudelocque,da Mauriceau, da Gardien e da altri chiarissimi ostetrici citate, e il di loro precetto non meno di impedire alle partorienti di porsi alla seggetta ad evacuarvi mentre ac¬ cusano dolori intestinali potendo avvenirne,come nei varj casi osservali, che con danno della donna e del feto il parto in colai mezzo tempo si effettui. Rapporto al secondo quesito dicevano poter benissimo il parlo precipitoso nella posizione suindicata della donna accadere, e sgravarsi ella contemporaneamente de! telo, placenta e cordone ombilicale, tutto pel canale immondo precipitando, nè essere ella in rado di ciò impedire. A sostegno di tale asserzione citavano un fatto rilerilo da Fodere, di un parlo precipitoso in che la madre non fu in tempo di implorai’ soc¬ corso prima che il feto caduto fosse nella latrina, ed altro in proposito di Iluftèland. Asserivano relativamente al terzo quesito, non pure una primipara ma altra donna eziandio che avesse più volte partorito poter scambiare i dolori di intestina con gli uterini, e poterlo (sebbene caso dagli ostetrici alquanto più difficile risguardato) non meno una donna di anni 3 5 che partorisca la prima volta. Al quarto quesito rispondevano esser osservazione comunissima e di tutti i dì che anco dopo un lungo e penoso travaglio di parlo tornano molte donne ad accu¬ dire alle loro faccende domestiche sebbene faticose. ^ In replica al quinto quesito ed ultimo asserivano; i moti da tre dì dalla donna non sentiti nulla provare essere il feto morto, giacché per varie cagioni che l’ostetri¬ cia insegna, può questo non pure per tre, ma e per più altri giorni accadere ed es¬ sere esso feto vivente. Clie se la donna in questione non sentì mentre egli nasceva i di lui vagiti ciò fu atteso il parlo precipitoso che fecelo cadere in quel sozzo e pro¬ fondo luogo d’onde le grida non sariansi potute sentire. Con sentenza de! dì 8 febbrajo 1831 la donna fu condannata a sei mesi di prigio¬ nia solo come rea di colpa.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b29333143_0001_0274.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)