Osservazioni sopra le malattie d'armata in campagna e in guarnigione con un appendice d'esperienze comunicate alla Società Reale di Londra ... Opera ... / tradotta dalla seconda edizione di Londra del 1753 [by F. Serao].

  • Pringle, John, Sir, 1707-1782
Date:
1757
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Credit: Osservazioni sopra le malattie d'armata in campagna e in guarnigione con un appendice d'esperienze comunicate alla Società Reale di Londra ... Opera ... / tradotta dalla seconda edizione di Londra del 1753 [by F. Serao]. Source: Wellcome Collection.

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    Per quanto poi fi appartiene alla maniera da me tenuta nella preferite traduzione , poco veramente mi rimane a dire • Mi fono Audiato unicamente di fer- vire alla chiarezza della dottrina , e de* fentimenti piu offervabili : e quando mi è venuto fatto di ren¬ der parola per parola , mi fono attenuto di buona voglia a quefta ftretta fomplicità : ma quando ài con¬ trario mi è paruto convenevole di fervirmi di qual¬ che parafrafi , per meglio accertare V intelligenza di quel che occorreva j fenza fcrupolo, e fenza efitazio- ne ho fatto così 3 quantunque in tal bifogno rariilì- rne volte mi fia trovato . Non accade che io dica e (Ter mi piaciuto in quefta traduzione feguire il fompli- ce e piano Itile del volgare Italiano -, tale , qual luo- le ufarfi da chi ferivo in materia medica , fuggendo ogni ricercata maniera di locuzione 5 poiché ho le mie ragioni perchè mi piaccia -per ordinario far a quefto modo; ed in un'opera meramente dottrinale > ed in¬ dirizzata a migliorare la pratica della Medicina, mi farebbe partita vana affatto e condennabile ogni al¬ tra follecitudine, in cui mi folli voluto mettere . li degniftimo Autore ha accrefciuta di belle anno¬ tazioni tutta l’opera fua, come fi potrà vedere nerelpettivi luoghi di ella ; e molto a propofito . Su quefto particolare qualche mio dotto amico avrebbe defiderato, che vi avelli aggiunto qualcofi del mio ,* ed a tempo e luogo avelli interpofto qualche rifleflione : ciò che nondimeno non mi fon curato di farej parendomi meglio che non veniffe interrotto il Lettore 5 nè folle in alcuna parte fturbata quella lodevole brevità 5 che adorna , e ren¬ de commendabile queft’ opera • Due volte fole ho fil¬ mato conveniente trafgredir quefta legge propoftami ; cd allora ho fegnato V annotazione con un ajlcrifìo $ a differenza di quel che fta fatto neile annotazioni originali, che fon fognate per numeri : e quefto è fe~ guito alla pag. 35* ed alla pag. 184. Ho voluto bensi nel