Osservazioni sopra le malattie d'armata in campagna e in guarnigione con un appendice d'esperienze comunicate alla Società Reale di Londra ... Opera ... / tradotta dalla seconda edizione di Londra del 1753 [by F. Serao].

  • Pringle, John, Sir, 1707-1782
Date:
1757
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Credit: Osservazioni sopra le malattie d'armata in campagna e in guarnigione con un appendice d'esperienze comunicate alla Società Reale di Londra ... Opera ... / tradotta dalla seconda edizione di Londra del 1753 [by F. Serao]. Source: Wellcome Collection.

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    còrpi dei tutto fimile a quella, che fanno i vapori che lor- gono dall’acqua morta nella fentina d’una nave : amen- due anno del putrido ; e gli effètti di amendue fono affai fimili (5) . Ma non è l’aria di mare quella da cui proviene il danno : poiché l’artifizio del ventilatore fopra un vafcello che fa di più per prefervare dallo fcorbuto la gente di mari¬ na, di quello che faccia il paffare da’fiti paludofi a una cor ffa di mare afciutta ( o ad altra qualunque aria fina e falu- bre ) per curare l’altro fcorbuto? In generale i piu opulenti , o coloro i quali anno la facol¬ tà di vivere con qualche agiatezza fopra il refto del popolo, fono quegli che fi confervano più immuni dalle malattie de’ paefi pantanofi * Imperciocché sì fatti paefì richiedono le abitazioni afciutte , gli appartamenti elevati dalla piana terra, efercizio convenevole, fenza la neceffìtà di travagliare fotto il fole , o fotto il fereno della notte; una competente quantità di liquori vinolì , e gli alimenti di lodevol foffan- za. Senza tali ajuti non folo gli ffranieri , ma i naturali ancora fono effremamente infermicci dopo i calori effivi fitti ed eccedenti. Gii uomini di più robuffa compiefflone non fono meno (oggetti degli altri; e lo fono tanto più, quanto maggiore è1’asciuttezza del paelè donde fon partiti . E que¬ lla lì è la ragione perchè i foldati Inglefi fono così difpoffi alle febbri biliofe, ed ai ffuffi di ventre nelle più umide Uma¬ zioni de’ Paefi bajfi. Or quantunque ne’ più baffi fiti delle Fiandre e di Ollan- da le malattie dì fiate e-di autunno fi mofirino di gran fe¬ rocia, tuttavia non vi è paefe, quanto fi voglia afciutto, do¬ ve non ne accadano degli efempi . Imperciocché il calore della fiagione aumentando , viene di neceffìtà a rallentare i folidi , e a difporre i fluidi alla corruzione : nelle quali circoffanze fe il corpo fia elpofto alle nebbie , e all’ umido della notte ; fe per altra guila fe gl’ impedifca la trafpirazio- ne; o finalmente fi faccia ufo di alimenti improprj , 1”ifieffo genere di mali , quantunque meno qualificati , e in mi¬ nor numero, fopravverrà ad un paefe lécco niente meno di ciò che fi è detto degli altri. Di qui è che negli accampamenti di quanto fi voglia ialubre fituazione, dopo i caldi forti e eoa- tinnì,, (5) T.a natura dello Scorbuto è fpiegata piu; ampiamente, nell’ Appen- dice Memoria VII* fotto ì’ Efperienxa: 48»