Volume 6

Trattato di fisiologia, considerata quale scienza di osservazione / con giunti dei Professor Baer, etc., voltata dal tedesco in francese da A.G.L. Jourdan.

  • Burdach, Karl Friedrich, 1776-1847
Date:
1841-1845
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Credit: Trattato di fisiologia, considerata quale scienza di osservazione / con giunti dei Professor Baer, etc., voltata dal tedesco in francese da A.G.L. Jourdan. Source: Wellcome Collection.

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    ma composto omogeneamente di parti incongrue, irritanti e non nutritive, s appropriano un materiale incongruo, irritante e non nutritivo, che riesce eterogeneo ai loro bisogni, che divien causa insieme ed effetto di morbi. Siccome ll prol. Giacomini ammette che il sangue possa alterarsi quando per injezioni o per altra via vengano in esso introdotti principii stranieri, e che i rimedii, i veleni ed i contagi per ispiegare la loro potenza sulIa fibra debbano venire introdotti nel sangue, e cambiarne per uu dato tempo le aLtivila e Ie crasi, cosi il dolt. Bizio conchiude che si potranno benissimo iusinuare nel sangue anche per le vie gastro-enteriche alcuni materiali immutati, disacconci alle buone assimilazioni, e quindi primiti- vamente alterarlo. Per tal modo 1’ alterazione degli orgaoi non sarebbe che r effello di quella del sangue. A convalidare questa opinione cita ad esempio il caso d’un individuo che morsicato dalla vipera e non congrua- meote medicato, con tutti i tessuti perfetlamente sani, nou pertanto per P alterazione del sangue morrebbe * onde conchiude, che quel som- mo attributo dato agli organi il piü di sovente e un errore palologico. Se non che e difficile il coucedere che altri muoia di veleno viperino, e muoia con tutti gli organi perfettaraente sani. Non e facile del pari Pam- mettere che, specialmente altraverso alle vie gastliche (organi quali sono si eminentecnente attivi e laboriosi a trainutar vitalmente la materia sos- getta al loro magistero), alcuni principii passino non tocchi ed immutati nel sangue ^ e quand’ anche pel falto immutati potessero giugnervi, non si polrebbe supporre che tali vi rimanessero, dal moinento che sappiamo dalle stesse citate sperienze di Kose che basterebbero a tramutarli le sole chimiche forze, e quanto a noi diremo a connaturarli col sangue le forze vitali o quelle degli organi sanguificalori • perche, nel concelto che noi ci formiamo di tal metamorfosi, ne risullerebbe, in senso nostro, un sangue bensi di composizioue in se stessa otnogenea, di cui cioe ogni molecola conterrebbe gli stessi principii della massa totale, ma questo sangue o questa massa riuscirebbe viziata, eterogenea rispettivamente alla vita e ai bisogni degli organi, fatale anzi talvolta alla loro esistenza. Questo con- cetto e fisiologicatnente e patologicamente meglio ammissibile, se non piü vero, delP ipotesi che possano alcune sostanze introdursi e restare immutate nel sangue ^ il che alle risultanze fisiologiche e patologiche oppugna quanto alle chimiche stesse. E in prova di queste nostre idee, chiameremo quei fatti riferiti dallo stesso dott. Bizio e dal prof Giacomini^ fatti cioe che provano Pattitudine degli organi, per impulso di certe cause, a mutare d1 improvviso e rapi- dameate lu crasi del sangue da convertirlo in un liquido uociyo e poco