Volume 1

Opere complete.

  • Giacomo Tommasini
Date:
1832
Catalogue details

Licence: Public Domain Mark

Credit: Opere complete. Source: Wellcome Collection.

    15/1264 (page 7)
    Propagazione del Cholera-Morbus dal centro dell*Asia sin quasi al mezzodì dell. ] Il Cìiolera-Morhusy di che qui sì tratta, I non è da confondersi col Cholera acci- I dentale o Sporadico, di cui non v’ha Me¬ li! dico che non abbia avuto occasione di I vedere alcuni casi. Il Cholera Sporadico, o provenga da qualche grave abuso di ci¬ bi o di bevande, da soverchio riscalda¬ mento, da violenti patemi, oppure da co¬ cente calore che Investa terreni umidi, o f dalle alternative, sempre pericolose, tra l’ardore del mezzodì ed il fresco piccante del mattino e della notte in agosto e set¬ tembre , questo Cholera^ dissi, benché malattia gravissima, si limita però all’in¬ dividuo che ne vien preso, nè si propaga in altri, nè serpeggia nel popolo. Si limita pure all’infermo che ne fu B attaccato il Cholera periodico ( in altri termini febbre intermittente perniciosa i accompagnata dai fenomeni del Cholera ) i di cui si veggono esempj tra l’estate e l’autunno, sotto le indicate condizioni i atmosferiche, e che più frequente si os- I serva in que'terreni paludosi, dove le in-» ' termiltenti perniciose dominano a pre- t ferenza. Questa malattia, che può per al¬ tro togliere la vita al secondo od al terzo accesso, si tronca felicemente, ove si ri¬ corra con prontezza ad alte dosi di buo¬ na Corteccia Peruviana, o di Solfato di Chinina , aggiugnendovl ciò che bisogna perchè il rimedio non sia rigettato per vomito. Neppure questa Malattia si dif¬ fonde nel popolo, perchè non si propaga nè per effluvj, nè per contatto degl’in¬ fermi coi sani. vopa. Il Cholera-Morbus epidemico, quello cioè che dominò alcuna volta nell’un pae¬ se o nell’altro , per influenza di certe condizioni atmosferiche e terrestri, quan¬ tunque abbia fatto talora molte stragi nel¬ le popolazioni che afflisse, pur non si estese a molta distanza dai luoghi in cui dominò. Poche Epidemie di Cholera si sono viste per lo addietro in Europa, co¬ me si può rilevare dall’ Opere del Syden- ham, del Tralles ecc.; nè in tali Epidemie il Cholera-Morbus oltrepassò la sfera per così esprimermi , dell’ Epidemica influen¬ za. Così nelTEpidemia del t669, osservala a Londra da Sydenham, poi descritta nella Sezione 4. delle sue opere, non solo il Cholera non si diffuse ad altre citta d’In¬ ghilterra, ma si limitò ai confini di tempo che comprendono Vestale che fugge e l’au¬ tunno che entra (t). Così le Cosiiluzioni Epidemiche., di febbri gastriche, biliose e di dissenterie , osservate in alcuni paesi dell’Inghillerra e della Francia dal Syden¬ ham stesso, dal Grani e dal Grimaud, non si estesero ad altri paesi. Così presso di noi cjuelle che furono descritte nel Legno di Napoli , nella Lombardia e nel Pie¬ monte dal Sarcone , dal Ramazzlni e dal Guidetti non si diffusero negli altri Do- min] d’Italia. Neppure il Cholera Epide¬ mico può dunque confondersi con quello, di che oggi si tratta, il quale ha percor¬ se, a fjuesl’ora, per una successione non interrotta, immense regioni di due par¬ ti del globo. Prendono finalmente il nome di Ende- (t) Eam anni partem, quae aestatem fugientem et autumnum imntiinenteia complectitur, amare consuevit. Sydenham Sect. IV. Cap, II. /