Copy 1, Volume 1
Epitome di medicina pratica / Tradotto dall'originale latino, con dilucidazioni da L. Chiaverini.
- Frank, Johann Peter, 1745-1821
 
- Date:
 - 1840
 
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Credit: Epitome di medicina pratica / Tradotto dall'originale latino, con dilucidazioni da L. Chiaverini. Source: Wellcome Collection.
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![di sovrapponendovi unguento di pioppo, o unguento bianco (N. X.LV1), o rosso (N. XLUi) , oppine citrino (N. 'XX) mercuriale , con questo metodo semplicissimo se ne ottiene la guarigione. In alcuni P ulcere ostinato si depura con soluzione fagedemca (N, Lil) , o cou semplice soluzione mercuriale (N. LI) , o cou decotto di tabacco. Se a quesii mezzi resistono alcuni punti duri j allora bisogna spalmarvi sopra o unguento semplice mescolatavi la ottava parte di polvere di canta- ridi , o conviene talora toccarli prudentemente con qualche caustico rimedio , come butirro di antimonio , coti eguale quantità di spirilo di solfo , ovvero con pietra infernale ] e quindi bisogna covi irli con filaccia intrise di butirro semplice : e quando siane caduta P escara , bisogna depurar quei luoghi e procurarne finalmente fa cica ti izza zio- ne con applicarvi unguento egiziaco , o mercuriale bianco , o rosso. La esiccazione di tutto 1? ulcere si coadiuva finalmente senza pericolo con acqua di saturno , o di calce. Ma non in tuli/ i casi la tigna si cura senza il doloroso sbarbi- camento dei capelli ; e nella tigna ostinata si deve ricorrere a questo mezzo crudele. Se la tigna per altro occupa pochi punti del capo , allora con le mollette applicate vicino alle radici dei capelli , deb- bonsi estrarre questi eoo luti5 i loro bulbi. Ma sè la tigna è molto estesa , allora si prepara un empiastro di pece bianca liquefatta al fuoco mescolatavi poca farina di segala e di olio di olive ; quaPem- piastre stese su molte pezze di lino , ciascuna di esse poco più larga di un dito ma ben lunghe , e leggermente scaldato si applica su la tigna , dopo avervi tosati i capelli ; e dopo «oJ ora senza violenza e lentamente se ne distacca insieme con molti capelli impiastricciatevi, ina già distrigati dalle croste morbose : e secondo il bisogno si ripete più voile simile operazione. Altri su tali croste applicano per molti giorni un empiastro di semplice pece nera tiepida e fusa \ e dopo es- servisi questa raffreddata e indurita la distaccano in un colpo con ie croste medesime e coi capelli e cosi quasi decorticano, in un subito tutto il capo. Simile operazione suoi esser seguita da non leggiera in- fiammazione ; che proccurano poi calmare con butirro spalmato su foglie di bieta} e che sovente richiede salassi ed altri efficaci rimedi! ao ti—flogistici. Nella tigna primaria , come abbiamo più sopra scritto , non so- no indicali cjcrasi altri medicamenti j, che i locali. Però nel male in- veterato dev’ eseguirsi qualche fònticolo , od altra piaga su la nuca, o su ie braccia con empiastro vescicaloiio , o con corteccia di tilima- lo 5 e per maggior sicurezza devesi propinare di tanto in tanto qual- che purgativo ; e per molti giorni di seguito polvere antimoniale di etiope (N. LIV) o di solfuro di antimonio (N. LV). La tigna della faccia o crosta lattea., perchè suol cessare spon- taneamente , e non esser pericolosa non devJesser trattata come la tigna del capo , con rimedii violenti. Ma se continuo prurito e veglie tormentano e fanno smagrire il bambino , convien prescene i mezzi efficaci per distruggere le cagioni di taP incommodi (§. 44$) > e per ottenere la guarigione dei male , prima di aspettarla spontanea dal- la natura. A consiglio di esperto ed illustre medico da molti anni anche noi abbiamo tentato in questa malattia inveterala P uso della jaceci ossia viola tricolorata ; la quale in varii casi produsse il desi- deralo effetto; in altri casi non è sembrato riuscire tanto proficua.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b29330634_0001_0413.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)