Copy 1, Volume 1
Epitome di medicina pratica / Tradotto dall'originale latino, con dilucidazioni da L. Chiaverini.
- Frank, Johann Peter, 1745-1821
- Date:
- 1840
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Credit: Epitome di medicina pratica / Tradotto dall'originale latino, con dilucidazioni da L. Chiaverini. Source: Wellcome Collection.
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![Non è perciò vano divìdere questa cronica malattia non solamente nH suoi diversi stadii ; ma secondo le sue principali varietà : onde: distinguiamo la lebbra quando occupa una sola parte dei corpo (detta perciò lebbra locale) ; quando affetta l’intero organismo (1. univer- sale)', quando ne contamina irrita ed ottunde la superfìcie (1. bianca, leuke dei Greci); quando la esulcera e la covre di croste e di squame (1. squamosa , lebbra propriamente dei Greci; quando in tutta la sostanza della pelle e nell’adiposa sottoposta produce bitorzi e nodi , rughe , ed atonia (1. elefantiasi : lebbra degli Arabi); quando estesat «Ile articolazioni delle mani e dei piedi , le diilorrna come in tante? colonne crasse ed infarcite , e le rende indolenti, le corrompe, e fi- nalmente le distrae (1. elefantia); o quando è semplice, ovvero com- plicala con altre affezioni (!. rossa). (45) 4^4- ha lebbra , la più atroce delle impetigini a noi note , è la più antica benanche , e quasi primogenita di tutte le malattie ; predominami nel torrido clima delle indie ^ dell’Etiopia, dell’Ara- bia j dell’Egitto : poiché quelle regioni indicate come le più antiche? del Mondo da sacri e profani scrittori, e forse anche i lidi del gelato oceano settentrionale , si credono la fino a noi ignota culla di questa atrocissima lue. Dall’ Egitto passò questa peste in Asia ed in Grecia pi ima che in altre Contrade^ forse per mezzo di scambievole commer- ci0 ; e quando i Promani vinctori soggiogarono l'Oriente., quella pio- pagossi per 1’ Italia e quindi per tutta P Europa. Ma questo clima temperato dell'Orbe sembrava che non- potesse lungamente favorir io sviluppo di queli’esotico seme di mali; ma che dovesse quello ilian- guiairvisi e testarvi finalmente soffogalo se non fosse rinnovato da al- ^tio nuovo fomite; quando da prima il cornuti desiderio degli Europei mosso da ambigua pietà di v sitare e finalmente di sommelier l’Oriente rinnovò quella strage dei popoli,, fino a che ad essa non successe nel dominio un’ altra non meno esotica. Da quel tempo, se n’eeceltuamo pochi luoghi nei quali persiste ancora queiPinfausto germe della leb- bra , pochissimi esempli in Europa s’ incontrano di questa troppo an- tica malattia : ma istruiti dall.’ infelice sorte dei nostri antenati , te- miamo potersi rinnovare fra noi i pericoli di nuova infezione^ per mez- zo dell’ incauto commerzio eoe popoli ancor soggetti a questa lue.(46)5 §• 455. Gli stadii di questa malattia (§. 455) possono esser di- visi secondo la successione dei sintomi , in principio- della lebbra, in- cremento manifesto , e massimo aumento. Segni precursori. Oscuri sono e dubbiosi i fenomeni che avvengono* dopo essersi ricevuto il fomite di questa lue, l’indole di esso , e le vie per le quali lo stesso intrudesi nel corpo (Ved. 460). Nel pri- mo stadio molti hanno accusato lassezza generale, fastidio~-agioe , or- ripilazioni interrotte o contemporanee con calore ed estuazione inter- na , e che talora serbano un tipo quasi terzanario, senso di formica- zione fra la cute e le carni , principalmente nella faccia , e quindi affezioni locali : ma nel decorso di malattia sì lenta, forse avvengono molti altri fenomeni che non spettano ad essa ; ed il lebbroso non sembra totalmente immune da Ebbri , e da altri contagii- Intanto vt sono osservazioni di altri specialmente su la lebbra elefantia loca- ]e (§• 458), e mie proprie su la lebbra squamosa ($. dua^ piovano che l’aneor recente virus di questa malattia ha talora susci- la febbre , e quindi per l’azione di questa è stato impetuosa- nb&te trasmesso e depositato nella superficie della culs.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b29330634_0001_0416.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)