Osservazioni sul regime dietetico negli spedali di Parigi e di Londra / di Giuseppe Sansone Gamgee.

  • Gamgee, Sampson, 1828-1886.
Date:
1853
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Credit: Osservazioni sul regime dietetico negli spedali di Parigi e di Londra / di Giuseppe Sansone Gamgee. Source: Wellcome Collection.

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    urinoso in codesta regione, estendente verso gli inguini. Diedi esito a copiosu e fetida miscela di pus e orina per mezzo di tre libere incisioni, ed essendo stato informato dal paziente non clic dal primo curante che egli da molti anni viveva scostumatissi- mamente bevendo liquori e laudano, ordinai do prendersi nelle 24 ore, tre dramme di laudano (soleva prenderne mezz'oncia), 40 once di cognac (la sua solita porzione era 20 once), tre uova, una pinta di latte ed una di brodo ristretto. Rapido fu il progresso. Sopravvenuto buon appetito ordinai la carne ed in un mese licenziai il malato colle ferite nel perineo perfetta-, mente cicatrizzate e la salute al dir del malato in stato mi-» gliore di quello che era stato per molti anni. È giusto osservare che gradatamente feci diminuire la dose del laudano e quan- do partì dallo Spedale non ne prendeva che poche gocce il giorno. Potrei mentovare altri simili casi in gran numero, ma quest'i basteranno per dare un'idea di quanto il nostro sistema diete-- tico sia più generoso di quello degli Spedali di Parigi. Si osservi che non solo noi diamo più nutrimento e stimoli artificiali quando al parer di tutti buon vitto è necessario, ma che spessissimo gli chiamiamo in nostro soccorso, quando altri ingiungerebbero la dieta severa. Queste mie osservazioni in refutazione di un detto del Dott. Landi potrebbero esser da qualcuno costruite in argomento per porre minor fiducia anche nel rimanente dell' opera di quest'au-- tore. Si noti però che e per la moltiplicità dei nostri Spedali e per il carattere privato delle loro amministrazioni, singolarmente difficile si è il ricavarne dati statistici; e che l'errore del Dott. Landi non dipendeva da lui; egli aveva ogni diritto di conche dere che la tabella sospesa nelle sale fosse norma esatta del re- gime dietetico ivi adottato. Mi sento in obbligo far questa osser- vazione perchè in quelle altre parti dell'opera citata sulle quali L'esperienza mi ha dato diritto di giudicare, l'ho trovata ricca di fatti e di sana critica. Se relativamente non mollo vi si con- tiene circa le nostre istituzioni mediche e chirurgiche è non meno vero che se tutti gl'Italiani che hanno visitalo gli Spedali •li Londra ai mici tempi avessero fatto al pari del Dott. Landi, si avrebbe qua più giusta opinione dell'operare dei miei connazio- nali nell'arte salutare. Fino al -1852 i Chirurghi italiani, parlo specialmente dei più moderni, che si recavano verso il nord, con pochissime eccezioni arrestavano la carriera di esplorazione n Parigi, quasi che là, senza neppure ombra di dubbio, erette fos- sero a perpetua dimora le erculee colonne dell' Edilizio Chirur- gico. Altamente io venero i molti grandi che fin dai giorni di