Sarcoma generalizzato ipodermico semplice : (tipo Perrin) / Gian Angelo Ambrosoli.
- Ambrosoli, Gian Angelo.
- Date:
- 1914
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Credit: Sarcoma generalizzato ipodermico semplice : (tipo Perrin) / Gian Angelo Ambrosoli. Source: Wellcome Collection.
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![trovano grandi cellule a nucleo chiaro, deri vanti dalle cellule fisse; delle cellule giganti aventi esattamente i caratteri di quelle della sifilide o della tubercolosi; dei corioplaxi, in- fine delle ph’smazellen. Questi elementi sono ripartiti senza orientazione definita. Gli endo- teli vascolari persistono. Ma neppure questi sarcomi, che da nume- rosi punti di vista per i loro caratteri istologici ricordano le neoplasie d’origine infettiva, po- tevano indentifìcarsi coi tumori che il mio am- malato portava. Messi da parte allora tutti i sarcomi soli- tari, le sarcomatosi secondarie, e tra i sar- comi idiopatici generalizzati quelli a tipo Ka- >osi e tutti quelli appartenenti al gruppo: « Tipi diversi di sarcomi mal classificati », si arrivava per eliminazione alla sarcomatosi idiopatica ipodermica a tipo Perrin, forma morbosa nella quale deve rientrare il caso che io presento. Ma a questa diagnosi si doveva arrivare, non solo per eliminazione, ma anche direttamente) basandosi sul reperto clinico istologico; e tanto più che il mio ammalato ripeteva in tutto la sindrome classica di que- sta forma morbosa, punto per punto, coi carat- teri tracciati magistralmente dal Perrin nella sua monografia, sia per l’inizio, per la sinto- matologia obbiettiva e pel decorso, che per il reperto istologico. Infatti, come nella classica forma del Per- rin, si ebbe nel mio ammalato l’inizio della forma morbosa senza sintomi generali, colla comparsa a breve distanza di tempo di un di- screto numero di tumori al tronco, sparsi sen- za alcuna sistematica distribuzione. Quando la malattia fu poi nel suo pieno sviluppo si nota- vano dei tumori, in numero di una trentina circa, invadenti tutto il tronco, irregolarmente distribuiti, sempre senza alcuna sistematizza- zione o simmetria. Qualche raro tumore esi- steva alla radice degli arti, mentre la parte di- stale di questi fu sempre risparmiata. Oltre di questi tumori già evidenti all’ispe- zione si notava la presenza di noduli di vario volume, a sede nell'ipoderma, mobili, che erano avvertibili solo colla palpazione. 1 tu- mori avevano volume variabile, piccoli all’i- nizio, in seguito mentre i più arrivavano alla dimensione di una nocciola o di una noce, non pochi sorpassavano di molto queste ultime di- mensioni. La forma dei tumori era tondeg- giante. La sporgenza dei tumori attraverso il tegumento cutaneo era più o meno manifesta; e se all’inizio non si avevano dei cambiamenti di colorazione della pelle in corrispondenza ai stessi ne invadevano gli strati più superficiali l’aspetto si modificava, e quando arrivavani a prendere aderenza colla pelle, si constatavi sia un semplice arrossamento spesso accom pagnato o da desquamazione, o da eczematiz zazione, sia un colorito rosso-violaceo. I tu mori si mantennero sparsi senza ordine, m simmetria, taluni isolati, talaltri riuniti ii piccoli gruppi; erano di consistenza piuttosh dura, ed avevano sede negli strati profondi de1 derma, e nel tessuto cellulare sottocutaneo] alcuni poi erano ad un tempo dermici ed ipo dermici. Le neoplasie non furono mai dolorose spon taneamente; solo un poco sensibili alla pres! sione. Il sistema ganglionare si mantenne integr nel mio ammalato, nò si ebbe leucocitosi. Anche circa l’evoluzione della malattia, c| osservò quanto il Perrin nota nella sua classic monografia; cioè l’evoluzione fu sempre prc gressiva. Pressoché tutti i tumori in atto au mentivano in modo continuo di volume, men tre si aveva la comparsa a gettate di nuovi n< elidi ipodermici, dapprima in piccolo numeri negli ultimi tempi invece in notevole quan tità. Non si ebbe mai a notare nel mio ammalat la retrocessione o la scomparsa di qualche tu more già esitente. In alcune produzioni morbose, diventate vi luminose, ed aderenti alla pelle, si ebbe a ni tare la terminazione in ulcerazione, coi cu ratteri scritti dal Perrin; e cioè su questi tu mori la pelle aderente prese una colorazion rosso-vinosa, cadde in necrosi, lasciando ve dere una superficie nerastra, secernente un materia sanguinolenta e purulenta, che rap damente si concretava in croste, attorno all quali si formava un alone di arrossamenti Dette ulcerazioni necro-biotiche, che no avevano alcuna tendenza a cicatrizzare, or trarono in campo quando già l’ammalato s| presentava in condizioni generali scadute. Po qualche tempo infatti le condizioni genera si mantennero buone, ma dopo mesi di coni nua e progressiva produzione di tumori, se pravvenne un indebolimento generale ; e I sviluppo rapido di neoplasie, che si fece all pelle, si fece negli ultimi tempi anche ai v sceri ed organi interni con sopraggiunta sii tomatologia in rapporto agii organi colpii Anche il mio reperto istologico corrispond alla descrizione che dell’anatomia patologie della, sarcomatosi idiopatica ipodermica dà Perrin, sempre nella sullodata monografia.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22475205_0016.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)