Il gran contagio di Verona nel milleseicento, e trenta / Da Francesco Pona.

  • Francesco Pona
Date:
1727
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Credit: Il gran contagio di Verona nel milleseicento, e trenta / Da Francesco Pona. Source: Wellcome Collection.

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    tandofi quefio a feriti > con varia difpofitìone y ò più porofa, ò piu denja j tante altre variabili circostante \ onci e Sorta eh’ io ancora efclami, che la Natura della Pefte è incompresi* Sbile, e eh’ è veram ente flagello molto prouato, e poco intefo. Oltre il Ferrariy fl affaticauano certi Empirici: alcuni Sol. dati Frane e fi. Qualche Corfo. Vno Antonio Grojfi y Spagirì- co y difpenfatore di certa Sudorifica poluere, per comun gru do profittati a afiaijfimo: Et altri del volgo, fino à viliffime fie~ minelle y che Sperimentati in fe Salutari prefidìj, andauano poi per ritirarne vtile y communicandoli à bifiognofi. Vennero poi dì Venetia alcuni Chirurghi y i quali Surono dal Vallarejfo dìfiribuìtì per Sefiìeri, ajfineche la Città egualmente participajfe de gli effetti del fno Zelo paterno : premeffa loro vna fi nera commmatìone, perche douefisero aflenerfi, da ogni illecito proueccbìo. Qua fi tutti quefii y in pochi giorni diedero fine al feruitio loro, & alla Vita. Faceuafi quotidianamente maggiore la mortalità nelle Miti* tìe y e muffirne nelle Cemide ; molti dello cui numero fi dauano anco alla fuga, con difordine, e perìcolo publico j al che pure penfati furono rimedi] opportuni. Era parere vniuerfale , che la firage del Contagio y foffe for¬ mai perite nut a al fommOy tuttauolta la pratica face a vedere 9 che refluita nuouo grado al flagello per auan^arfi j quandoché > tornate anco d loro luoghi le perfine rurali, & vficìte le Solda- tefiche y oltre perdute molte migliaia, e molte de Cittadini ? do* uendofi ragioneuolmente per la regola del tanto per tanto, rac* cogliere afiai minor numero dì perfone morte y fi ofiseruaua tut¬ tauolta non Scemare, anfii accrefcere la loro copia ne riftrettì : perche alF igrefio di Luglio, morìuano trecento e cinquantaL* petfone per giorno : onde fi comprende a manifefl amente, che dì pari pafsofì auan^auano V ardore della flagìone , e lo incendio della PefiCy e quel eh* era peggio 9 col numero de’ morti, muh tìplicaua