Il gran contagio di Verona nel milleseicento, e trenta / Da Francesco Pona.
- Francesco Pona
- Date:
- 1727
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Credit: Il gran contagio di Verona nel milleseicento, e trenta / Da Francesco Pona. Source: Wellcome Collection.
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![4$ LIBRO tiplkaua il fomite del Contagio > e crefcea l’ orme in que3 po¬ chi vini, che già temano la fallite per difperata, e la Città, e ferminata : mancando maffime con celere eccidio gli Mini- fi ri necceffarìj, da che nafceua la confufione delle regole inftU tuite. S’infermò in qaefo tempo Angelo Giuftintano, foggetto confpicuo y e Senatore di preflantijfime conditionì, nella Carica di Pagador delle Militie ; & in breu bore morì. Ne’ dì mede- fimiy perirono di Contagio, altri della Corte del Vallarejfo ; difrutti quafi totalmente i Monaci neri dì Santo N avario dal¬ la Pefle y nel Conuento de’ quali era ejfo Proti editor e alloggia¬ to : donde, per configlio de’ Medici, e coflretto dalle perfuafio- ni y e preghiere de* Conti Gufi, fi trasferì in vn degno appar¬ tamento del nobìliffimo lor Palagio, perche la di luì diffidi con- ualefcen^a, poteffe dalla bell’ aria > e dal luogo ameno, riceuer qualche rìftoro. Erano mancati di nuouo i fepelitori non folo della Città y più volte alle frefche perdite d’altri foflituiti y ma quelli anco che la Veneta benignità haueua trafmejfi, parte erano efllnti 9 parte languìuano fitto il pefo impari à gli homeri. Che perciò con irreparabile pregtudkio del publico, tardauano molte volte i corpi y ad ejjer mandati fuor delle mura a lochi affegnatì. Vno de’ Padri Cappuccini deputati alla cura del La^aret¬ to y morì; Religiofo molto fauioy aitino, e carìtatìuo ; il quale per la fina bontà, e fufficien^a y fu fofpirato vniuerfalmente. Succej]e fitto gli tre dì Luglio l’accidente infaufioy dello in¬ cendio del Santo Monte di Pietà ; in tempo che pur troppo al¬ terati gli animi y e contaminati dalla fìrage della Pefle > e da’ perìcoli della Guerra, anco i più [ani, languìuano. Al tocco del maggior Bronco fonavo y nuntìo fempre di fàugure ò prìua- te y ò publiche y in quello Hrepìto d’armi, non fà certo così in¬ trepido petto y che non dejfe luogo al dubbio di qualche incarfo¬ no efierna y ò di qualche militare folle uat ione dentro dell cu* Città;](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b31874472_0048.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)