Istoria civile, e naturale delle Pinete Ravennati ... : opera postuma ... / Con ... annotazioni, etc.
- Ginanni, Francesco, conte, 1716-1766.
- Date:
- 1774
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Credit: Istoria civile, e naturale delle Pinete Ravennati ... : opera postuma ... / Con ... annotazioni, etc. Source: Wellcome Collection.
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![mo egregio , e d* ogni più bella , e pellegrina erudizione ornato ma io non pofso lafciare , per render al fuo ingegno quella giufti- zia , che merita , di non approvare s'i fatta lezione , e di giudicar¬ la per una delle felici correzioni , che fienfì udite giammai. E* fa¬ cile il concepire, che nelTottavo fecolo , quando dell’Opere de’pri- fchi autori , prima dell’ufo della ftampa , fi faceva copia di copia , un fimile sbaglio fuccedefse , come tanti altri fuccefsero, e che dal¬ lo sbaglio di un folo efemplare pofsa efserfi dilatato l’errore in tutti gli altri, Non può negarfi certamente , che molti ad evidenza non ne abbia feoperti il Marchefe Maffei nè copifti di Tolomeo , di Strabone , di Tito Livio, di Zosimo , e di altri. Sarebber certo a mal partito le lettere , notò 1’ erudito , e cortefe Gavalier Guaz- zEsi (i) ^fe non fi potejfiero emendare gli autori antichi fenica l'ajt4~ gUiettura di molte cofe potrebboti dirli : come per jj efempio , che de*^ particolari campi > e di miglior 3, vena intendeffe ivi parlare il Poeta , e di tali dire, 5, che fi aveffe cura da’ noftri di cingerli di Pini : 3, che tal gufto dura al dì d’oggi in non pochi luo- 33 ghi del Territorio , e poterli credere , efferci ve- 3, nuto d’antico, e tanto pih , che a’tempi an- 3, dati 3 e fino a memoria de’ Padri notlri fi dicono 33 tai luoghi eflere flati in naolto maggior numero r 33 e nella Città ftelTa fon de’giardini, e molto pih 3, erano una volta de* grandi viali formati di|Ci- 3, prelfi a cinger i campi di parte ed altra : e fimili 3, altre ragioni , che fi polTono addurre . Ma io con- 3, felTo di non fapermi perfuadere tal cofa , e di non 3, trovare in quello lignificato niente dell’ antico ge- 33 nio 3 fia della lingua latina, fia del Poeta . Così 33 che 3 fe infatti H venilTe a conofeere , che Silio in 33 quel verfo non ebbe in mente per nulla il Territo- 3y rio di Faenza , ma volle feguitar a dire di Vero- 53 ni 3 com’ella penfa 3 vorrei congetturare in tal J3 cafo 3 che non favantis , ma patentia fi folTe da 53 lui fcritto 3 c che poi venilTe a trasformarli quello 33 in quel vocabolo o per error de’copifti [ fecondoc» ,3 che la prima lettera , che fa la maggiore difficol- 33 tà 3 è quali della fleffa figura , certo sì dello ftelTo 33 organo affatto , di che abbiamo infiniti efemp) ] 33 o per opera di chi ci aveva intereffir. La verità 33 è 3 che quello di patenti, e aperti è il proprio 33 dillintivo de’campi Veronefi .* e patentia li diffe 33 Livio 3 patente! campos Tacito pih volte, e poi 3, tutti gli antichi 3 che di efli hanno parlato. Se 33 quella congettura veniva in mente a certo illullre 3, Scrittor delle cofe noftre , l’avrebbe voluta far 3, palTare per emendazione indubitata, perchè cer- 33 tamente di cent’ altre lezioni , eh’ egli ha tentate, 33 e canonizzate così a fuo capriccio , quella è fenza 3, paragone pih ragionevole . Con tutto ciò nè fenza ,3 autorità di MSS, 3 nè in altro cafo , che nel fup- 33 pollo di celiar altronde , che l’ autore non Intefe 3, dir di Faenza , io ftelTo me ne faprei compiacere . 33 Può elTcr benillìmo , che nel Territorio Veronefe 53 anticamente il Pino allignalTe a coltura , dacché , ta 33 ta 3 che fruttifica mirabilmente in qualche Villa , 33 come a dire a Colognola da Portalupi , alla Mu* 33 rella , e altrove, e maflìmamente nella Valle di 33 Caprino ; ma troppo a ogni modo tenue rifeon- 33 tro è quello de’tempi nollri a quei de’ Romani , 33 quando nè abbiamo tellimonianza alcuna d’ anti» 33 co, nè tradizione di quallifia forte , nè conformità: 33 di genio , e modo , nè , quei che piò reputo , ,3 indizio alcuno di nome . Abbiamo noi qui moltif- 33 lime Ville denominate da qnelle piante 3che ci aU 33 Ugnavano in copia3COsì Albareto dalla Alhart Ca» 33 ftagneto dalle Caflagne , Cerea da Cerri , Oppeanr 33 dagli Oppi &c» Nogara , Oliveta , Pruno , Jia- 3, vereto in piò luoghi , Refaro , Taliceto , e limili 33 Mai una fe ne rifeontra , che fi denomini in qual> 33 que maniera da’ Pini . Ben in Città due in tre 33 luoghi abbiamo , che ci han relazione. Una inte« 33 ra contrada , che fi chiama la Pigna , ma ficco> 33 me io penfo , fu così nominata dall’ elTere antica- 33 mente flato il pubblico cimitero , in mezzo al 33 quale 3 e dai lati ufo era di porci, Ginnatura, 33 o come dura tuttavìa , in pietra una pigna ' due 33 o piò forfè piccoli Ponti fopra un ramo dell’Adige „ hanno il nome di Ponte Pìgnol , in vecchie carte 33 Pons pineolus ; ma io fono perfuafo , «he, non per- 33 chè ivi Pini allignalTero , ebber tal nome , ma 33 perchè in fatti que’ Ponti eran di Pino ; e tanto 33 era 3 che dire poni ligneuf j a differenza degli a!» 33 tri 3 eh* eran di pietra . Si ha finalmente in no^ 33 ta in capo di antichiflìmo noflro MS. memoria , 33 che fu d’un Abate S.Thome ad l’ineolum ; ma 33 nè egli è certo, che queli’Abate folTe a Verona , 33 potendoci quel MS, effer venuto d’altronde per 33 acquifto fattone dal noflro Pacifico fui cominciarli 33 del nono fecole, nè, fe fu anche di Verona qucl- 33 la Chiefa , o Monaftero S. Thoma , fi può crede- 3, re 3 che altro folle dal oggidì chiamato volgar» 33 mente f.Tomafo e quello fu , ed è in fito cen- 33 tiguo all’antica , e moderna Piazza , il piò fre> 3, quente della Città, dove non è credibile alfoluta- 33 mente, che ci foife piò d’ una pianta per vaghez» „ za 3 e infegna „ .](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b30408866_0044.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)