Les débuts de l'anatomie / [Maurice Villaret and Fran̨cois Moutier].

  • Villaret, Maurice.
Date:
1927
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Les débuts de l'anatomie / [Maurice Villaret and Fran̨cois Moutier]. Source: Wellcome Collection.

    194/200 (page 16)
    la vèrginità, la gravidanza, il feto, i venefici. Per la Semeiotica, dice Sprengel, che non è certo Autore sospetto di par zi al it à in favo^- re delle scoperte scientifiche di origine italia- na, puo a buon diritto esserne chiamato il Padre, Prospéra Alpino, il quale si occupé di osservare i segni delle malattie sul malato con una diligenza ed uno spirito critico enco- miabilissimo1 : fra l’altro, egli ci ha date' una esatta descrizione del polso. In quel tempo, furono studiate altresi le u- rine1, ma non fu i’importanza di questo es amie, che si limitava aile apparenze1 esterne, cosi diffuso' corne in Germania, dove loi studio deirurina e dell astrclogia era divenuto il più importante ufficic' dei medici, si che que- sti, già da lontano, sul la scorta délia vis! on e di un campione di urina, pretendevano emette- re i loro giudizi diagnostici. La ctiriica mediïca, corne insegnamento par¬ ti col are ebbe pure origine1 in Italia per opéra del Dal Morde da Padova, nonostante che se ne attribuisca a Silvio Délia Boè, venuto un secoloi di poi, la paternità. Il Barduzzi dice che già Mastro Taddeo degli Alderotti vole va che i suoi scolari si esercitassero nelle osserva- zioni cliniche, seguendolo nelle visite dei ma- lati, obbligandoli a compilare le storie dei ma- lati a loroi afjfidati, osservandone l’andamento per farne poi argomento di discussioni utilis- sime. Andrea Dal Monte diffuje questa prati- ca nella sua clinica di Padov/ • dove di poi gli scolari la trasportarono niel Belgio si che la vera origine, corne vedesi, deve attribuirsi aî- V Italia. La Patologia Mcdica e la Medicïrta Interna A arricchirono di sempre maggiori osservazio1- ni; ma mancavano i mezzi iudispensabili per un ulteriore e regolare sviluppo, il quale ven- ne dopo che le conoscenze fisiche, chimiche, microscopiche, poterono rendere sempre più noti i congegni in fini tam ente complessi di cui si serve la natura per le funzioni dell’uomo sano e deiruomo malato. Ma non poisso io qui entrare nella critica delle svariate e numerose teorie di quel tem¬ po1 nel quale il cozzo delle idee che stavano tramontando e quelle chei si affacciavano al- rorizzonte, era vivissimo. Mi permetto soltanto accennare alla grande influenza che rosservazione diretta del mala¬ to ha p o tut O' port are nel campa1 delle épidé¬ mie. La palma in questoi campoi tocca a Fra- castoro1, ingegno, corne già dissi, molteplice. Egli fu il primo a distinguere la peste vera ossia bubbonica dalle altr'e che chiamava pe- stilenze e fu il primo a differenziare il tifo esantematico che egli chiamo (( febris lenticu- lae vel puncticulae aut peticulae )) e che nei primi decenni del 500 aveva percorso e de^ vastato gran parte di Europa. Egli afferma nettamente la natura del pro^ cesso e dice (( Il contagioi è una infezione spe- (< cifica che passa da Un soggetto all’altro. (( Perche vi sia contagio bisegna che Faltera- (« zione che si manifesta nel soggetto infetta- toi sia délia medesima natura di quello che (( esiste nel soggetto infettante. Un altro ca- (( rattere del contagio è di operare per mezzo « di particelle invisibili che evaperano dai (' corpi oi dagli oggetti infettanti e diventano « i semi délia malattia che possono conser- u varsi due, tre anni in un focolaio di conta- (( gio'. Son O1 questi semi che spieganoi la spe- « cificità ed il carattere contagioso di moite u malattie, cosi che il vajoloi, il morbillo, la a miliare, la peste, la febbre lenticoîare, han- « ne la loro' semenza particolare, corne la (( rabbia, Eoftalmia, la sifilidei e la tisichezza (( polmonare. Il contagio puo venire dalla pu¬ ce trefazicne ma questa putridità spéciale è ,( qualcosa di analogo a quella che avviene, <( ad esempio', quandoi il vino si altéra e si (( cambia in acetoi. Questa putrefazione deve <( avéré per carattere essenziale di generare e dei germi di contagi identici a quelli che (( essa ha ricevuto1 e di comunicarli ad altri c sempre identici ad essi medesimi )). In queste parole oltre^affermazione délia speci-ficità del germe per le varie malattie con-