Ricerche fisiologiche intorno alla vita ed alla morte : aggiuntevi la divisione maggiormente naturale dei fenomeni fisiologici di Buisson e le sperienze sul principio della vita di Legallois / [Xavier Bichat].

  • Bichat, Xavier, 1771-1802
Date:
1841
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Credit: Ricerche fisiologiche intorno alla vita ed alla morte : aggiuntevi la divisione maggiormente naturale dei fenomeni fisiologici di Buisson e le sperienze sul principio della vita di Legallois / [Xavier Bichat]. Source: Wellcome Collection.

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    gno, mastra nelle sue affezioni un certo im- peto che lo dispone soprattutto alla collera, al trasporto, al coraggio. Ognun sa essere certe passioni più sviluppate là dove predomini il sistema bilioso che dispone all1 invidia, all’ o- dio, e simili ; come è pur noto, che le costi- tuzioni, in cui predominano le funzioni dei linfatici, imprimono alle affezioni una lentez- za, opposta all’impeto del temperamento san- guigno. —E in generale ciò che caratterizza un tale o tal altro temperamento, è sempre una tale o tal altra modificazione delle pas- sioni per una parte e dello stato dei visceri delia vita organica- per l’altra, non che la prevalenza di tale o tal altra delle loro fun- zioni. La vita animale però trovasi cjttasi co- stantemente estranea agli attributi dei tem- peramenti.— Lo stesso* occorre, pure di dire intorno alle età : poiché nell1 infanzia coinci- de la debolezza di organizzazione colla pusil- lanimità e col timore; si spiegano nella gio- ventù il coraggio e l’audacia nella propor- zione in cui i sistemi polmonare e vascolare si fanno agli altri superiori ; 1’ età virile in cui il fegato e 1’ apparato gastrico si rendono più pronunciati, divenia V età dell’ambizione, dell’ invidia, dell’ intrigo, e simili. — Questo stesso rapporto tra gli organi delle funzioni interne e le passioni, appare dall’ esame di quelle che sviluppatisi nei diversi climi e sta- gioni, ma è inutile il qui richiamarle,- essen- do già tali analogie stale abbastanza indicate da molti medici.-—Se dall’ uomo néllo stato di salute , rivolgiamo il nostro esame sul- I’uomo ammalato, vedremo come le lesioni del fegato, dello stomaco, della milza, degli intestini, del cuore, e simili, valgano a deter- minare nelle nostre affezioni una folla di varietà, d alterazioni, che. non hanno più luo- go , allorché cessi il movente, o la causa che jfe intrai teneva. — I medici antichi per ciò, i quali erano nell’ opinione che le tristi affezio- ni si evacuassero dalcorpo'coi cattivi umori per mezzo dei rimedii purgativi, conoscevano assai meglio dei nostri moderni meccanici le leggi dell’economia animale. Purgando essi le prime vie, toglievano le cause di que- ste affezioni ; poiché sappiamo quanto le im- purità degli organi gastrici alterino il nostro colorilo, e come lo rendano tetro. Gli Stessi errori dei primi medici sull’atrabile prova- no la precisione delle loro osservazioni intor- no ai rapporti che legano questi organi allo stato dell’anima. — Tutto adunque concorre a stabilire, essere la vita.organica il termine m cui finiscono, e il centro da cui partono le passioni; Mi si chiederà senza dubbio come mai i vegetali, che vivono solo organica- mente, non presentino alcun vestigio di pas- sioni? Ciò dipende certarhente dal mancare essi degli organi sensitiyi esterni, che costi- tuiscono gli eccitatori naturali delle passioni, e dal non essere questi viventi provveduti di quegli organi interni, che più specialmente concorrono alla loro produzione, come sono T apparato digestivo, quello della circolazio- ne generale, delle grandi secrezioni, che si riscontrano negli altri animali. — Ed ecco , perchè le' passioni sono così oscure, e quasi nulle nel genere dei zoofiti, nei vermine simi- li, perchè a seconda, che più nella serie degli animali la vita organica si semplifica, e perde essa i suoi organi importanti, decrescono pro- porzionalmente anche le passioni. §. III. Come le passioni modifichino gli atti della vita animale, benché abbiano la loro sede nella vita organica.— Passeremo ora all’ esame dell’ influenza che sui movi- menti della vita animale mostrano le passioni, benché siano l’attributo speciale della vita or- ganica. Le vedremo spesse volte a porli in esercizio ; esse pel fatto ora esaltano i movi- menti di delta vita animale ,ed ora vi ope- rano sopra come sedativo. — Osserviamo un uomo agitato dalla collera, e dal furore: esterna egli le sue forze muscolari accre- sciute del doppio, del triplo, od anche por- tate a tale* energia , eh* esso stesso non sa moderare : dove mai cercheremo P origine di tale aumento ? Essa appare manifestamen- te nel cuore. Quest’ organo, come sarà in se- guito provato, deve riguardarsi come il na- turale eccitatore del cervello in grazia dei sangue che vi manda, e in tal modo, resa più. o meno viva la causa eccitante, P energia ce- rebrale fassi più o meno grande , siccome abbiamo già osservato, essere effetto della collera quello d’ imprimere alla circolazione una estrema vivacità, e di spingere per con- seguenza entro un dato tempo una maggior copia di sangue al cervello, ognuno cesi può facilmente intendere per qual mezzo Pira estenda fino al cervello i suoi effetti. Da ciò risulta un effetto analogo a quello che soprav- viene tutte le volte in Cui ha luogo la stessa affezione del circolo, come negli accessi di febbre ardente, nell’ uso del vino fino a certa gradò, e simili. —-In tutti questi casi, forte- mente-eccitato il cervello, determina con vee- menza all’azione i muscoli sottoposti alla pro- pria influenza, e i.loro movimenti diventano per così dire involontarii ; per ciò pure la volontà rendasi estranea agli spasmi muscolari determinati da una causa che irriti 1’ orgauo midollare, come una scheggia d’ òsso, del san- gue, del pus effuso nelle ferite del capo , lo scalpello, o tutto altro istromenlo adoperato nei nostri esperimenti.—L’analogia in que- sti casi diversi appare esatta ; poiché il san- gue, che fluisce in maggior copia dell’ordi- nario, produce sul cervello 1’effetto di questi diversi stimoli. Dpyeéi quindi in questi diversi