Nove casi di chirurgia cerebrale (epilessia) / A. d'Antona.
- Antona, Antonino d'
- Date:
- 1894
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Credit: Nove casi di chirurgia cerebrale (epilessia) / A. d'Antona. Source: Wellcome Collection.
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![bra]e parea corrispondesse (metodo Lucas Championnière) &\\'unione del terzo inferiore col terzo medio del solco Rolandico (1). Fenomeni principali rilevati in Clinica: Indebolimento muscolare dell’arto superiore destro (qui il manometro segnava 15‘ contro 25 di sinistra), parola incerta e balbuzie. Accessi epilettici tipici ripetuti giornalmente, con perdita della coscienza. Diagnosi. — Frattura della vòlta cranica con depressione di frammenti complicata a ferita dei tegumenti esterni — guarigione di quest’ultima — afasia ed epilessia jacksoniana generalizzata. Operazione. — Previa scrupolosa antisepsi, si mette a nudo il parietale sinistro su cui si applicano due corone di trapano da comprendere la depressione: le due corone distano circa 2 centimetri. Con lo scalpello si fa saltare questo ponte intermedio. In corrispondenza della depressione trovasi la dura meninge sclerotizzata, aderentissima al tavolato interno, tanto che distaccato l’osso viene uno zampillo della meningea media, rotta per strappa- mento nel rimuovere il disco osseo. S’incide la dura, e si trovano aderenze sotto-durali. La dura è scollata; viene sangue capillare che a grande fatica si modera colla compressione. Rimosse le compresse, continuando un po’ di sangue viene in avanti la sostanza cerebrale, che riesce difficile a contenere. Non potendo cucire la dura si lascia lo zaffo, e si sostiene con fascia contentiva. Segue emiplegia dritta completa; rallentamento del polso sino a 38-40; scolo abbon- dantissimo di liquido cefalo-rachidiano da bagnare tutta la medicatura. Nelle medicature successive si mostra una fovea scavata nella sostanza cerebrale. Per- dura Io scolo liquido. Comincia, dopo una settimana, a colmarsi quel vuoto, a migliorare l’emiplegia e l’afasia. Niente più accessi epilettici. Dopo 40 giorni l’infermo va via coi suoi piedi. Nella mano destra restano contratture dei flessori della mano e delle dita; l’afasia è migliorata. Dopo un anno, riveduto l’amma- lato, persiste la sola contrattura dei flessori, appena un po’ di afasia; niente accessi. 2^ Eduardo Gargiulo, studente in medicina, di anni 22, entrato in Clinica l’il giugno 1890. 11 dì 7 giugno 1889 si esplose un colpo di rivoltella (calibro 7) sulla regione parieto-tem- porale destra. Immediatamente seguì formicolio ed intorpidimento alla mano sinistra. Potè camminare e portarsi all’ospedale dei Pellegrini. Tre quarti dopo l’accidente, l’infermo si accorse della paralisi al braccio sinistro. Dopo 7 ore, sopore che dura 7 giorni. Riavutosi da questo, si rileva emiplegia e paralisi della faccia a sinistra con emi-anestesia, che si corresse in pochi giorni. La paralisi dopo 26 giorni andò risolvendosi; rimase una paresi del braccio e della faccia. Dopo 4 mesi dal 1° accidente, prima convulsione epilettica, che s’inizia dagli arti di sinistra, per generalizzarsi. D’allora in poi le convulsioni sono seguite a vari intervalli di 2-5 sino a 10 giornalmente. Singolare e preminente su tutti gli altri era lo spasmo di tutti i muscoli della faccia e della lingua; i denti battevano, e la lingua s’agitava. Anzi questo spasmo faciale, linguale e palpebrale era quasi in permanenza, e nei soli tentativi di parlare si ripeteva il piccolo accesso. Esame fisico. — Sulla regione parietale di destra si nota una piccola prominenza e due cicatrici. La prominenza è piccola, rotonda, quanto e come una moneta di 2 centesimi, e si eleva per circa 3 millimetri. Dista 12 centimetri dal centro del forame uditivo esterno, sul decorso della linea bi-auricolare verticale. Se si tira una linea, la quale corrisponda al per- corso della scissura rolandica, la linea passa un po’ indietro della prominenza notata. Esiste una cicatrice lunga 4 centimetri, diretta in basso ed in dietro della prominenza, dalla quale è lontana 4 centimetri. Trascorrendo col dito su questa cicatrice si nota una depressione, profonda circa 3 mil- limetri, con un fondo dr.ro resistente. Questa depressione giace presso a poco sul solco post-rolandico : fu la ferita di entrata del proiettile. (1) Allora non era stato ideato il metodo di topografia d’Antona.](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22326765_0006.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)