La trasfusione del sangue / pel dott. Malachia De-Cristoforis.
- Malachia De Cristoforis
- Date:
- 1875
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Credit: La trasfusione del sangue / pel dott. Malachia De-Cristoforis. Source: Wellcome Collection.
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![gli individui esausti da emorragia, da malattie, da vecchiaja, per correggere malattie maligne e per riparare alla scarsezza di sangue, quando però i visceri non siano ancora affetti, come ad esempio nella incipiente etisia. La trasfusione avrebbe dovuto entrare nel favore dei medici fran- cesi d’allorn, per lo scritto e per le giudiziose indicazioni del Gobets; ma ciò non fu, anzi una completa dimenticanza ne segui, forse per- chè Gabets non aveva corroborato i suoi precetti colla esperimenta- zione. Ed il Landois non può sostenere la sua asserzione che Gabets facesse una trasfusione nell’ uomo , poiché le prove nè sono da lui fornite, nè risultano dagli scritti del Monaco stesso e dei suoi con- temporanei. Se non che i primi studj sperimentali di Clarice, divulgati dalla penna di Oldemburg nel suo periodico, occupavano assai gli studiosi ed i Corni scientifici di Londra ; talché vediamo subito nel 1662 Hoffmann dalla cattedra nell’ Università di Pavia discorrere della trasfusione, dettare un metodo immediato, proporla nella malinconia, nella mania e nella lebbra , già presentendo l’indirizzo terapeutico che poteva e doveva assumere un tale potente mezzo. Nel settembre 1663 la Società filosofica di Londra prende ad esame i due argomenti dell’infusione e della trasfusione, e delega a tale uopo i dottori WiTkins, Daniele Coxe, Tommaso Coxe , qd Hook : così che ai 31 del successivo maggio la Società assiste Tom- maso Coxe che eseguisce la trasfusione in un piccione; dopo che lo ebbe dissanguato fino alla morte apparente, gli injetta sangue di altro piccione, lo rianima per 1]2 ora, ma poi muore. Coxe stuzzicato da questa prima prova, dalla quale s’erano avuto effetti immediati ed evidenti, al 7 giugno 1665 prende un cane, e per mezzo di una vescica munita di una cannula gli injetta nella vena crurale due oncie inglesi di sangue d’un altro cane senza la minima conse- guenza. Ma, in questa era sperimentale della trasfusione e della infusione, l’anatomo-fisiologo inglese Riccardo Loivcr è certo quegli che ap- portò la maggior luce, i maggiori schiarimenti; e lo vediamo essere stimolo ai suoi due allievi Royle e King nello investigare nuovi punti,](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22369971_0031.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)