La trasfusione del sangue / pel dott. Malachia De-Cristoforis.
- Malachia De Cristoforis
- Date:
- 1875
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Credit: La trasfusione del sangue / pel dott. Malachia De-Cristoforis. Source: Wellcome Collection.
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![toglie il turacciolo del tubo che viene dalla parte superiore della giu- gulare del cane ricevente e si lascia colare il sangue di questo in un piatto, non però continuamente, fino a che il cane offerente san- gue arterioso comincia a gridare, ad indebolirsi, cade in convulsioni e muore. Allora si levano i due tubi dalla vena giugulare del cane ricevente, ed avendo serrati interamente i due nodi scorsoi, si taglia la vena nel tratto intermedio, si unisce la pelle e si lascia in libertà il cane. > Denis tre anni dopo seguiva lo stesso metodo ; la cannula era d’argento e non erano usati altri tubi intermedi : l’agnello era posto sul tavolo e il braccio del paziente s’adagiava contro al collo di quello : Denis preferiva tubi piccoli perchè impediscono più facilmente la coagulazione del sangue, faceva dare alF ammalato dei clisteri, e 10 teneva a digiuno prima dell’ operazione, onde evitare le scariche alvine od il vomito : egli aveva esperimentato che i suoi tubi in un minuto primo davano sei oncie di sangue. Riva d'Asti, siccome scrive YEsler (Michel. Acad. nalur. cur. Paris 1772) voleva che quest’atto si compiesse con metodo più mite di quello usato in Francia, che cioè, siccome si fa per il salasso, si aprisse la vena con una lancetta sine vcens extractione vel excoria- tione. Il Manfredi 2 gennaio 1668 ritornando alla pratica dello sco- prire la vena, voleva venisse fatto il taglio su di una piega di cute una sollevata in senso trasverso al decorso del vaso. C. won Graefe non ha voluto dimenticare la diminuzione di tem- peratura che deve soffrire il sangue passando traverso alle cannule e neppure il bisogno d; sorvegliare la corrente in esse ; per ciò ideava il suo strumento. Z)’ Ore si preoccupò assai del vuoto a prestabilire nelle cannule onde evitare l’introduzione dell’ aria in esse contenute, ed ideò tre diversi apparecchi destinati appunto a compiere il vuoto in tutta la percorrenza dello strumento. Ed il Moncoq nel 1862 fa fare da Mathicu]\uriematoforo nel quale 11 principio fu di imitare la sistole e la diastole del cuore ; ufficio affidato allo stantuffo che alternativamente da una chiave a denti](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22369971_0093.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)