Saggio di areometria : e principalmente intorno all' uso dell' areometro a boccetta per determinare la gravità specifica dei liquidi modificato giusta la scala dell' areometro di Mejssner a cui si aggiungono alcune tavole utili segnatamente ai farmacisti / di Giovanni Tamburini.

  • Tamburini, Giovanni.
Date:
1821
Catalogue details

Licence: Public Domain Mark

Credit: Saggio di areometria : e principalmente intorno all' uso dell' areometro a boccetta per determinare la gravità specifica dei liquidi modificato giusta la scala dell' areometro di Mejssner a cui si aggiungono alcune tavole utili segnatamente ai farmacisti / di Giovanni Tamburini. Source: Wellcome Collection.

    15/98 (page 5)
    di introdurre da ‘noi un’uniformità di pre- purazioni ; per cu aveva egli già da qualche seguente. Lo stesso Liquore anodino , ? Etere solforico , lo Spirito di nitro dolce, appena preparati , tuttochè diligen- temente da me esplorati colla tintura di Laccamuffa, non ‘ davano segno alcuno della più piccola ed appena sensibile acidità, mentre dopo un certo spazio di tempo rinovatane l’ esplorazione vidi il contrario. Consta pertanto anche dalle più recenti osservazioni che i sovraccennati liquori , qualunque siasi il metodo con cui furono preparati, e nonostante tutta la dovuta diligenza dell’ operatore nel renderli perfettamente puri e liberi dal- l’acido solforoso, non di meno se si ha il bisogno di aprire di tempo in tempo le bocce che li contengono (come av- viene per necessità nelle Farmacie per l’opportuna sommi- nistrazione ), consta che dopo un certo periodo talvolta cangiano in rosso le tinture cerulee vegetali : ciò che viene anche confermato dall’ illustre Thenard {( Traité de Chimie élémentaire, théorique et pratique ec. ). ZZ professore Po- rati attribuisce la causa di questo fenomeno all’ assorbi- mento dell’ acido carbonico (*), e Planche, in una sua nota alla traduzione fatta della Farmacopea generale di Brugna- telli, opina che ciò sia în vece l’effetto della. generazione (*) Vel Manuale farmaceutico ec. del lodato autore, tom. IT, pag. 116, così è registrato : “Tanto l’ etere solforico che il liquore anodino , in qualunque modo èsso sia fatto, depurato del tutto dall’acido solforoso , essendo conservato in vetro non del tutto pieno, e che per essere frequentemente aperto si trova in contatto d° un’aria comune rinnovata , a poco a poco assorbisce dell’ acido car- bonico, motivo per cui alcune volte arriva a mutare in rosso il colore ceruleo vegetale, il che non si può attribuire a difetto, perchè l’ acido che contiene non è il solforoso, ma il carbonico. Parte di questo può derivare ancora dalla ma- gnesia , dalla calce o dall? alcali con cui gli fu tolto 1° acido solforoso. Si veda in proposito la mia Chimica applicata alla Farmacia, tom. V, page 219. 39