Il lavoro a domicilio delle guantaie : morbilità, tubercolosi, mortalità / Luigi Carozzi.
- Carozzi, Luigi, 1880-
- Date:
- [1905]
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Credit: Il lavoro a domicilio delle guantaie : morbilità, tubercolosi, mortalità / Luigi Carozzi. Source: Wellcome Collection.
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![di quest’infezione un risultato di tutta una serie di fattori 1 pressoché inscindibili. Le condizioni antigieniche dell’alloggio, ] il lavoro esagerato, il lavoro notturno, l’alimentazione irra- 1 zionale, per citare i principali, non fanno che predisporre il | tessuto, l’organo o tutto l’organismo a meglio accogliere il i bacillo della tubercolosi, che però non sarebbe da solo suffi- 1 dente a creare dei tisici. È questa miseria organica che diventa ] l’alleata terribile deile cattive condizioni igieniche del locale ] di lavoro, del materiale lavorato e dei suoi prodotti. E però se noi sfogliamo i quadri statistici riferentisi ] alla mortalità per tubercolosi nelle varie professioni o mestieri, 1 il gruppo dei lavoranti in guanti manca assolutamente (eccetto | che nei dati statistici del Municipio di Milano). E’ stata questa ] assenza in contrapposto alla grave morbilità broncopolmonare, j quella che ci spinse a studiare meglio la questione. ### I lavoranti in guanti e le guantaie in ispecie si possono 1 raggruppare sotto la voce « mestieri con sviluppo di pulvi- I scolo di pelli, cotone ecc. ». Per meglio sviscerare il quesito | propostoci, cioè a che cosa si deve attribuire la forte morbi- j lità e la grave mortalità specie per tubercolosi, consideriamo j paratamente la materia lavorata e tutto quello che si rife- j risce alla sua lavorazione. Materiale di lavoro. — È dato naturalmente dalle pelli, j che sono fornite dal capretto e dall’agnello, e che arrivano j in generale alla conceria già essiccate e salate. Descriviamo brevemente le operazioni che si fanno loro $ subire dal conciatore: a) Lavamento delle pelli essiccate in acqua corrente o in I vasche per 48 ore; quelle salate per un periodo di tempo un po’ più lungo (rinverdimento). b) Stiratura 0 craminatura che serve a far uscir l’acqua e staccare le parti inutili (come nervi, vasi, tendini, pezzetti di carne ecc.). L’operazione dev’essere ripetuta varie volte finché la pelle riprende la primitiva freschezza. Queste operazioni, specie la follatura, sono oggidì ese- ; guite in molti stabilimenti per mezzo di macchine. Si passano quindi in acqua corrente per 8 ore, per 5 o 6 sole se in vasche. Lavate che sieno, si passano le pelli sul cavalletto, si lasciano sgocciolare e si sottopongono quindi allo c) Sbarramento 0 depilazione diverso a seconda si tratta di cuoi forti o sottili. A noi interessa le operazioni seguite per queste ultime. Le pelli sottili si macerano nella calce in](https://iiif.wellcomecollection.org/image/b22460780_0006.jp2/full/800%2C/0/default.jpg)