La divulsione digitale del piloro e la divulsione strumentale dell'esofago e del cardias invece della gastrostomia : memorie lette all'Accademia dell'Istituto delle Scienze in Bologna / Loreta prof. Pietro.

  • Pietro Loreta
Date:
1884
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Credit: La divulsione digitale del piloro e la divulsione strumentale dell'esofago e del cardias invece della gastrostomia : memorie lette all'Accademia dell'Istituto delle Scienze in Bologna / Loreta prof. Pietro. Source: Wellcome Collection.

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    — 2!) — lienchè l‘()ssoi‘o ipei'lroficlio, non lo orano al grado sK‘s>;o «li (incile del primo infermo. E ([ui debbo notai*e una cdrcosian/.a davvero speciale; e l è che mentre io cercava colle dita T oidfizio pilorico, trovai nella cavità dello stomaco «Ine noccioli di susine aventi il diametro di do«lici millimetri, che tosto estrassi, «* sul conto dei quali sapemmo poscia dal Frabetti che da «lue anni erano colà rinchiusi, imperocché le frutte «;sa- cerbavano le sue sofferenze, e «[uindi non ne aveva più mangiate fin dalla state del LS80. Di fronte a un fatto c.osì l>alese, doveva sparire ogni dubbiezza intorno alla diagnosi della chiusura del jdloro: e veramente se i due noccioli non furono mai vomitati, e tuttavia lo stomaco conservava la sua potenza esitellente, ciò deve attribuirsi in parte alla dilatazione del viscere per cui non ])oteva vuotarsi com[)le- tamente, e in parte alla difficoltà che quei piccoli corpi si mettessero nei dovuti rapporti coll’ aj)ertura del cardias. Che .se i noccioli non passarono nell’ intestino si deve aj)- punto al restringimento patito dal piloro, per essere stalo tratto indentro, in alto, e molto lontano dalla sua ,se«le normale, che è la più declive e la più favorevole al jta.s- saggio degli alimenti dallo .stomaco al duodeno. Forse (jnesto nostro infermo ricorda una os.servazione fatta già dal 'jagni di slogamento dell’esofago in .seguito a dilatazione di stomaco: la porzione sotto-diafragmatica dell’esofago e il cardias, tratti dalle forze del vomito sareb1)ero saliti tanto in alto, attraversando il forame ovale, di quanto si era accorciata la curva minoro dello stomaco; per cui dallo spo.stamento del piloro e dalla strettezza del suo orifìzio de- rivava la mancanza della funzione. Il Frabetti, come il Cecconi, non ebbe febbre nei giorni che .seguirono la operazione: si nutrì col latte, «; lo tollerò per modo che ne pre.se un litro nelle prime setlan- tadue ore. Il quarto giorno lo molestai-ono alcun poco lievi borborigmi, i quali indicavano il ripristinarsi del circolo intestinale. Nel quinto giorno andò di corpo por mezzo di un clistere e si senti bene. La mattina del nono gi«)rno