Stato torpido e stati emeralopici della retina : studii clinici sui rapporti della acuità visiva col rischiaramento / per dottore C. Reymond.

  • Reymond, Carlo, 1833-1911.
Date:
[1875]
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Credit: Stato torpido e stati emeralopici della retina : studii clinici sui rapporti della acuità visiva col rischiaramento / per dottore C. Reymond. Source: Wellcome Collection.

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    ché l'occhio goda del suo max. di V individuale. Quando L non sia troppo insufficiente, puossi ancora vedere distintamente l'oggetto; ma a tal uopo è necessario, che quello si presenti sotto un angolo più aperto; ad es., che s'avvicini. L'ingrandimento di Ag.V compensa in questo caso, la deficienza di L. Poniamo ora quest' oggetto ad una distanza, che ecceda alcun poco quella, cui poteva esser visto (supponiamo sempre che la visione avvenga sotto un'illuminazione insufficiente) senza cambiare la distanza dell' oggetto (senza ^variare Ag.V) noi po- tremo di nuovo vedere distintamente quest'oggetto, aumentando in una certa proporzione l'intensità di L. Egli è in questo caso l'accrescimento di L, che compensa ¥ Ag.V in. deficienza (1). Questa proprietà di vicendevole compensamento trà L ed Ag.V, ha i suoi limiti. Ve n'ò uno almeno, che noi possiamo determinare. Esso corrisponde- al minimum di illuminazione sufficiente (42) o compatibile col maximum di V individuale. Sotto questo grado di L, l'acuità di visione è nella sua pienezza, essa non potrebbe più essere aumentata da un' accrescimento di L. Noi vedremo più lungi, che L in eccesso diminuisce ai contrario la facoltà di distinguere. Qualunque sia l'intensità di L. al di sopra di questo grado, non si potrebbe diminuire Ag.V senza che l'oggetto cessi d'esser veduto distintamente. (1) Devo notare che adoperando la parola: compensamento, non propongo un'espressione nuova; noi la troviamo nella seguente proposizione con cui Volk- mann combatte la legge di Fechner: « La diminuzione dell'intensità luminosa si compensa coll'accrescimento d'estensione dell'immagine retinica, e con questo compensamento si mantiene il grado d'eccitamento, che è necessario per la più debole sensazione percettibile >. Volkmann physiologische Untersuehungen in Gebiete der Optik, Leipzig 1863. pag. 54. Conclusione della 27.a ricerca. — Cercai solo di determinare uno dei limiti di questo compensamento. (2) Intendasi che noi facciamo astrazione dalle variazioni dell' adattamento della retina alla luce. Noi qui supponiamo, che quest'adattamento si mantenga ad un grado invariabile.